Cosa comporta lo spread a 68 punti? Lo spread tra i titoli di Stato italiani a dieci anni (BTP) e gli omologhi tedeschi (Bund) è recentemente sceso sotto la soglia dei 70 punti base, assestandosi intorno ai 68 punti. Questo livello non si vedeva dal 2009, prima dello scoppio della crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona.
Questa discesa è una notizia estremamente positiva per il Tesoro italiano. Implica che il governo potrà finanziarsi a costi inferiori e, di conseguenza, il fabbisogno di nuove emissioni nette potrebbe ridursi significativamente. Secondo diverse stime, le emissioni nette per il 2026 potrebbero essere inferiori di 35–40 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
Il calo non è isolato, ma si inserisce in un trend di graduale discesa degli spread che coinvolge anche altri Paesi europei, i cui rendimenti obbligazionari si stanno avvicinando. Attualmente, il BTP decennale rende il 3,45%, un livello molto vicino a quello della Francia (3,49%). La Spagna si posiziona al 3,22% e il Portogallo al 3,07%. Parallelamente, il rendimento del Bund tedesco è salito al 2,75% a causa delle crescenti spese per difesa e infrastrutture che aumentano il debito pubblico.
