I Depositi a Risparmio del gruppo Monte dei Paschi di Siena

 Alcuni post pubblicati in precedenza ci hanno dato l’opportunità di descrivere delle forme di investimento remunerato offerte dal gruppo Monte dei Paschi di Siena. Fra queste si ha il Conto Italiano di Deposito del Monte dei Paschi di Siena, un conto di deposito a tempo, con una scadenza che può oscillare tra i 3 e i 60 mesi.

Conto Italiano di Deposito del Monte dei Paschi di Siena

 Se come molti italiani in questo periodo state cercando un prodotto di investimento a corto o a medio raggio, una soluzione potrebbe essere rappresentata dall’apertura di un conto deposito, prodotto bancario oggi sempre più preferito proprio per le sue caratteristiche di durata.

Che cosa sono le Società di Investimento a Capitale Variabile – SICAV

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consistono gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio di cui può capitare di sentire parlare quando si decide di aderire ad un programma di investimento, di sottoscrivere dei piani di accumulo del capitale o dei fondi comuni di investimento.

Che cosa sono le Società di Gestione del Risparmio – SGR

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consistono gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio di cui può capitare di sentire parlare quando si decide di aderire ad un programma di investimento, di sottoscrivere dei piani di accumulo del capitale o dei fondi comuni di investimento.

Che cosa sono gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

 Quando si decide di aderire ad un programma di investimento o di sottoscrivere dei piani di accumulo del capitale o dei fondi comuni di investimento, può capitare di sentire parlare anche dei cosiddetti OICR, che, fuori dalla sinteticità dell’acronimo, devono essere considerati degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio.

Il conto corrente Fineco – Le caratteristiche

 Orientarsi nella scelta di un nuovo conto corrente che venga incontro a tutte le proprie esigenze finanziarie può essere oggi una operazione abbastanza complessa, dal momento che l’offerta sul mercato è decisamente ampia e diversificata. 

Gli Usa scommettono sull’Europa: mai così tanti capitali dal 1977

 Nei primi sei mesi del 2013 in Europa sono arrivati ben 65 miliardi di dollari dagli Stati Uniti, sotto forma di investimenti da parte dei principali fondi pensione americani e da varie istituzioni.

Una cifra del genere non si registrava dal 1977 e questo trend ha una sola spiegazione: gli Stati Uniti credono nelle capacità dell’Europa, e delle sue aziende, di uscire dalla crisi e di tornare competitive sui mercati e, a giudicare dal flusso costante di denaro affluito sui mercati europei, gli States credono in una ripresa molto veloce, che dovrebbe arrivare entro la fine di quest’anno.

► Cambio Euro/Dollaro – Le previsioni per settembre 2013

I primi segnali della ripresa, che purtroppo non interessano l’Italia, è stata già tracciata dll’Eurostat, così come anche la rinnovata fiducia dei consumatori. Fattori che piacciono ai grandi investitori americani che, con le loro immissioni di denari, stanno ulteriormente rafforzando i titoli azionari delle imprese del vecchio continente.

Le prospettive, quindi, sembrano essere ottime per l’Europa, grazie anche all’azione diretta ed incisiva di Mario Draghi: dal giugno 2012 le azioni europee sono risalite del 27 per cento; da inizio 2013 il Ftse Mib è salito del 7,4%, il Dax dell’8,5%, il Cac 40 di oltre 13 punti percentuali.

Secondo Hsbc, inoltre, in futuro la situazione potrebbe volgere ulteriormente al meglio, dato che al momento le azioni della zona euro sono ancora sottovalutate del 15% rispetto al loro reale valore nel lungo periodo, discrepanza che si risolverà presto grazie alla ritrovata fiducia degli investitori.

► La Siria fa crescere il prezzo del petrolio

L’Europa, però, se vuole davvero tornare ad essere un attore economico e finanziario importante deve fare attenzione ad alcune variabili fondamentali: la direzione degli investimenti americani e le sue conseguenze e, soprattutto ora, la possibilità di un attacco Usa in Siria.