Come investire con bassa inflazione

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 Gestire un investimento o scegliere su quali titoli puntare in questo contesto economico, non è una cosa semplice, soprattutto bisogna tenere conto di svariati aspetti.

Portafoglio titoli

Per quanto non sia una pressione tanto ovvia, un rialzo dell’inflazione non dovrebbe essere scontato dagli investitori. Le aspettative di inflazione a lungo termine sono ancora ben ancorate, ma negli Stati Uniti il gap produttivo si sta chiudendo dopo anni di sottoinvestimenti nel mondo sviluppato, e la crescita globale degli aggregati monetari si è evoluta in modo corretto rispetto alla crescita nominale, spiega .Andreas Utermann, Global Chief Investment Officer di AllianzGI. Con una crescita degli aggregati monetari stabile al 6-7%, la crescita su base annua è a livelli medi, pertanto nei prossimi trimestri un’inflazione significativa sarà tanto improbabile quanto una deflazione significativa.

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Le opportunità di generare sovraperformance devono essere colte incrementando in modo oculato l’active share di un portafoglio, ampliando l’universo di investimento (per esempio includendo small cap e mid cap invece di fermarsi alle large cap) e aumentando l’eccellenza operativa attraverso l’estensione dell’alpha, per esempio con la strategia 130/30, che consente di sfruttare il 100% della convinction nel 130% degli investimenti. Abbiamo una forte convinzione: più i gestori sono attivi, maggiore dovrebbe essere il loro successo.
In considerazione del nostro scenario macroeconomico, la ricerca di rendimenti attivi deve essere associata alla volontà di assumere “smart risk”. Come abbiamo già sottolineato, riteniamo che non vi siano alternative all’assunzione di rischio:
• Le soluzioni orientate al reddito con un basso rischio di duration possono rappresentare la prima scelta per gli investitori.
• Le obbligazioni corporate, compresi i titoli high yield, potrebbero rappresentare il passo successivo. La domanda di rischio di credito è ancora molto elevata, inoltre gli sviluppi economici e la crescita degli utili dovrebbero continuare a sostenere il miglioramento dei bilanci aziendali.
• Nonostante i rialzi significativi realizzati finora, i titoli azionari, e in particolare le strategie a dividendo, dovrebbero continuare a dominare la scena. Le azioni dei mercati sviluppati hanno già sperimentato diversi re-rating che hanno determinato l’espansione dei multipli; con molta probabilità l’ulteriore crescita delle quotazioni azionarie dovrà essere sostenuta dalla crescita degli utili, e sarà pertanto più selettiva.
• Gli investitori istituzionali dovrebbero prendere in considerazione asset più illiquidi, che oltre a generare flussi di cassa stabili, in genere prevedono premi di illiquidità a fronte di periodi di possesso più lunghi.

 

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