Dalla Spagna all’Italia, Mediaset vola

 Piazza Affari, nella giornata di ieri, si è entusiasmata con i dati che sono arrivati in riferimento al PMI cinese e alla decisione della Grecia che intende riacquistare i bond emessi per ottenere gli aiuti europei. Lo stesso “colpaccio” non è riuscito a Wall Street, affaticata dal mancato accordo sul fiscal cliff.

Nel frattempo in Europa quasi tutte le borse chiudono in positivo anche se il leggero aumento degli indici di ieri non è paragonabile alle buone performance della scorsa settimana. Piazza Affari vede scendere lo spread sotto i 300 punti e assiste anche al calo dei rendimenti dei Btp.

Gli analisti parlando di un Ftse Mib trainato dai bancari ma anche altri titoli hanno fatto sorridere di soddisfazione gli investitori. Si tratta ad esempio delle azioni Enel che grazie alla considerazione di Santander hanno guadagnato terreno.

E’ andata bene anche la giornata di Mediaset su cui è pronta a scommettere la JP Morgan, riservando uno sguardo particolare a quello che sta succedendo in Spagna. Cosa c’entra il Biscione con Madrid?

Sembra che a scatenere gli acquisti sui titoli Mediaset sia stata una notizia relativa alla controllata Mediaset Espana che dovrebbe iniziare a breve la vendita di pubblicità soltanto per internet, offrendo spazi multipli per contenuti di marca, giochi, trailers e altro ancora.

Trimestrali: crolla Mediaset

 Nella storia di Mediaset questo è forse uno dei momenti più drammatici visto che il titolo in borsa ha subito un brusco calo dopo la pubblicazione dei dati trimestrali.

Forse sarà ricordato come il primo trimestre in rosso della storia quello di Mediaset e la borsa lo ricorderà come i manager dell’azienda visto che l’oscillazione del titolo è stata a dir poco “preoccupante”. Il titolo dell’impero televisivo della famiglia Berlusconi ha perso circa 5 punti percentuali.

Vuol dire che le azioni Mediaset sono crollate a 1,204 euro. Un crollo che appunto deriva dalla pubblicazione dei dati trimestrali. Nell’ultimo periodo di rilevazioni, infatti, è stata segnalata una perdita di 88,4 milioni di euro.

In particolare è stata emblematica la crisi della raccolta pubblicitaria che nel periodo che va da luglio a settembre del 2012, è stata del 24 per cento in meno rispetto al precedente periodo d’analisi. Il problema è stato aggravato dalla constatazione che ad ottobre non si è registrata alcuna “inversione di tendenza”.

Il calo dei proventi legati alla raccolta pubblicitaria sarà ancora più deciso nell’ultimo trimestre dell’anno come confermato dalla società. Le stime per il 2012 legate a Mediaset si sono abbassate molto e potrebbe partire a breve un piano aziendale per la riduzione dei costi.

Mediaset, conti in “profondo rosso”

Brutte notizie per Mediaset, che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in corso facendo registrare una perdita netta di oltre 45 milioni di euro. Se confrontati all’utile di 164,3 milioni dello stesso periodo dell’anno 2011, si percepisce che la situazione è grave.

Nel terzo trimestre il Biscione ha perso 88 milioni di euro.

Sembra che i tempi d’oro dell’azienda siano finiti, al punto che i vertici stanno cercando soluzioni per riparare gli ingenti danni economici. Il primo piano attivato è, inevitabilmente, quello dei tagli dei costi. 220 miloni di tagli già realizzati, infatti, non sono bastati a far quadrare i conti risanandoli. Così il direttore finanziario del Gruppo Mediaset, Marco Giordani ha dichiarato che si in un futuro prossimo ci saranno nuovi tagli: in “soldoni” saranno di  400 milioni nel prossimo triennio.

Per Mediaset chiudere il bilancio in passivo nell’anno in corso sarebbe sarebbe una dura botta.  Secondo Giordani è però prematuro parlarne sin da ora.

I dati tuttavia parlano chiaro e individuano la causa della perdita nella stretta degli investimenti pubblicitari verificatasi sia in Italia sia in Spagna. Le stesse ragioni che hanno portato al crollo delle entrate per quanto riguarda Vodafone.

La raccolta pubblicitaria complessiva di Publitalia ’80 e Digitalia ’08, calata a 1,655 miliardi (-14,9%).

Per rimediare ai danni Giordani sta pensando anche a una partnership per la Pay-Tv.