Il gruppo MPS crea la nuova banca online Widiba

 Il gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena pensa ad un modello di riposizionamento dell’intero gruppo e punta sulle tecnologie digitali per l’offerta di un nuovo servizio. Crea, infatti, la nuova banca online Widiba, che partirà dal prossimo semestre e avrà lo scopo di intercettare la clientela più giovane alla ricerca di strumenti mobili e dinamici come l’intero mondo di internet. 

Tornano gli acquisti su MPS

 La banca Monte dei Paschi di Siena è stata colpita da uno scandalo finanziario che ha mietuto vittime nel management ma ha anche atterrato i conti della società. In questo momento, che sembra più tranquillo dal punto di vista giudiziario e amministrativo, sul mercato riprendono gli acquisti sul titolo.

La Bundesbank prende tempo su MPS

Le azioni di Monte dei Paschi di Siena sono risultate tra le migliori del Ftse MIB. A dare una spinta positiva al titolo bancario ci ha pensato l’ex ministro Profumo che ha parlato sia degli sviluppi futuri dell’istituto di credito, sia del socio di riferimento che è sotto il 20 per cento del capitale.

Sicuramente, ad influire in modo positivo sul titolo, è stato anche il ribasso del differenziale che ha raggiunto in queste settimane il livello minimo mai registrato da due anni a questa parte. Lo spread, in questo momento, ha raggiunto i 235 punti base.

Tuttofare Una del Monte dei Paschi

Per Monte dei Paschi di Siena, però, bisogna anche accennare all’idea della Fondazione che ha deciso di ridurre la sua partecipazione ad MPS portandosi sotto la quota del 10 per cento. Una decisione che piace ad azionisti ed investitori che hanno ripreso con l’acquisto del titolo a Piazza Affari.

I dati semestrali sulla vendita parlano di un valore di bilancio di MPS di 23,4 miliardi di euro.

Proseguono le indagini su Mps: nuove perquisizioni in Italia e Svizzera

La Guardia Di Finanza sta effettuando numerose perquisizioni in moltissime città italiane, dietro disposizione della Procura di Siena in merito all’inchiesta riguardante MPS.

In contemporanea sono in corso altre perquisizioni in Svizzera, con il beneplacito delle autorità locali.

Secondo indiscrezioni provenienti da fonti vicine alle indagini si legge che vi sarebbero nuovi indagati, sui quali potrebbe pendere l’accusa di riciclaggio.

Intanto, pare che le perquisizioni riguardino tutte persone private e non aziende. Nello specifico, si parla di 12 persone accusate di reato. Le ipotesi vanno dalla truffa aggravata al riciclaggio. Tra questi, menzioniamo Roberto Villa, ex presidente di Richard Ginori, a suo tempo indagato dalla procura fiorentina per bancarotta fraudolenta.

Per Villa l’ipotesi accusatoria dei pm di Siena sarebbe di riciclaggio. Da sempre amico di Gianluca Baldassarri, alla fine degli anni ’80 Villa lavorava alla Cofilp, la sim della Popolare di Novara, proprio con l’ex capo area finanza di Mps, in carcere dal 14 febbraio scorso per l’inchiesta sul Monte.

Inoltre, proseguono le indagini sull’inchiesta del suicidio di David Rossi. L’ex capo dell’ufficio comunicazione di Mps si lanciò dal balcone del suo ufficio a Rocca Salimbeni il sei maggio scorso. Il fascicolo potrebbe essere chiuso a breve, previo aver risolto i legami tra la documentazione inclusa in esso e alcuni cavilli riguardanti la Banca Antonveneta.

La Bundesbank prende tempo su MPS

 Monte dei Paschi di Siena è una delle banche storiche italiane che è stata investita da una crisi finanziaria e manageriale senza precedenti che, in alcuni casi, ha portato anche a risvolti macabri. Se ne parla e se ne parla ancora di più adesso che il Partito Democratico è arrivato al Governo, visto che molti politici del centro sinistra aveva legami con il tessuto finanziario toscano.

Un aggiornamento sul caso MPS

Il nuovo argomento all’ordine del giorno è relativo alla decisione presa dalla Bundesbank. La banca centrale tedesca si diceva che non volesse collaborare con la magistratura italiana e in particolare con quella senese, riguardo i conti controllati da Nomura ed equivalenti a ben 1,8 miliardi di euro.

Banco Popolare in difficoltà

La Bundesbank, presa alla sprovvista, ha detto che “Qualsiasi azione restrittiva riguardo gli asset di un cliente può avvenire soltanto nel quadro di una procedura regolata dalla lette. La Bundesbank, poi, per prassi, non divulga mai informazioni che riguardano i rapporti tra l’istituto di credito e i singoli clienti.

Insomma c’è necessità di avere delle informazioni ma queste informazioni non possono essere immediatamente disponibili. La magistrature senese aveva emanato invece un decreto d’urgenza, la settimana scorso per bloccare i flussi del circuito “target 2“.

Tuttofare Natura di Monte dei Paschi

 Il Monte dei Paschi di Siena è stato ultimamente considerato solo nella cornice degli scandali finanziari che hanno interessato il management dell’azienda, ma il Monte dei Paschi è anche un istituto di credito all’avanguardia relativamente all’offerta di prodotti finanziari.

Pronti al via i Monti Bond per MPS

Quello che vogliamo prendere oggi in considerazione è il Prestito Tuttofare Natura, un prestito personale che è finalizzato alla realizzazione di riqualificazione energetica degli immobili, un prestito quindi usato per coprire le spese di istallazione degli impianti fotovoltaici, solari termici, o per gli interventi sugli involucri esterni degli immobili. Ma questo genere di finanziamenti sono usati anche per acquistare auto ibride, oppure auto che sono alimentate a gpl o a metano.

Il patrimonio di MPS non è a rischio

Le caratteristiche generali del prestito sono le seguenti. Si possono ottenere fino ad un massimo di 60 mila euro che devono essere rimborsati in un periodo variabile tra 12 e 156 mesi. Il richiedente può chiedere di personalizzare l’importo della rata mensile o anche il piano d’ammortamento, pul chiedere di saltare la rata o pagarla senza costi aggiuntivi in un secondo momento e può anche chiedere di estinguere il prestito con anticipo.

Per ottenere questo prestito è necessario portare in banca il documento d’identità, l’ultima busta paga, la documentazione che attesta gli “altri redditi mensili” e il giustificativo di spese o fatture.

Un aggiornamento sul caso MPS

 Il caso Monte dei Paschi di Siena, dopo il suicidio del capo della comunicazione della banca senese, è stato un attimo messo in disparte. Avere continuamente i riflettori della stampa puntati addosso, infatti, potrebbe essere stato deleterio per lo sviluppo “sereno” delle indagini.

Si è ucciso David Rossi del MPS

Opinioni a parte, la crisi della banca in questione è cruciale nel panorama creditizio nostrano e l’estensione dello scandalo dei derivati deve essere ancora chiarita. All’inizio sono stati mandati in carcere tutti i dirigenti del Monte dei Paschi per i quali era stato ipotizzato un coinvolgimento importante nello sviluppo della crisi della banca.

Il patrimonio del Monte dei Paschi di Siena

Adesso, a distanza di qualche settimana, l’ultimo aggiornamento è quello relativo alla scarcerazione di Gianluca Baldassarri, ex capo dell’area finanza di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Il manager in questione era stato arrestato il 14 febbraio scorso con l’accusa di associazione a delinquere, truffa e ostacolo all’attività di vigilanza durante l’inchiesta. Baldassarri, infatti, secondo l’accusa, sarebe stato la mente, l’ideatore degli strumenti finanziari che hanno generato il buco e le perdite per centinaia di milioni di euro.

Baldassarri farebbe parte di quella che è stata definita la banda del 5 per cento. La scarcerazione non è legata al riconoscimento della sua innocenza, quanto piuttosto ad un vizio formale legato alla disposizione del GIP di Siena. Potrebbe quindi presto tornare dietro le sbarre.

Finita l’operazione di emissione dei Monti Bond

 Una nota del Monte dei Paschi di Siena ha reso noto che è stata completata l’operazione di emissione dei Monti Bond. Quindi l’indiscrezione di Bloomberg di ieri mattina -secondo la quale l’emissione dei titoli sarebbe stata rimandata al nuovo governo- si è rivelata totalmente priva di fondamento, come confermato durante la serata.

► Confermata l’emissione dei Monti Bond entro il primo marzo

Secondo quanto riportato dalla nota di MPS l’ammontare complessivo dell’emissione è stato di di 4,071 miliardi di euro. Di questi 1,9 miliardi  per la sostituzione totale dei Tremonti Bond emessi nel 2009 e i 171 milioni sono i titoli emessi come pagamento anticipato al Ministero dell’Economia per gli interessi maturati sino al 31 dicembre 2012 sui Tremonti Bond.

Ma la vicenda della banca senese non si conclude certo così. Questa mattina è stato ascoltato l ‘ex presidente Giuseppe Mussari dalla Guardia di Finanza di Salerno, insieme a Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena, entrambi indagati per concorso in bancarotta.

► Bankitalia e il prestito segreto a MPS

Nessun dei due ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito a quanto chiesto dal sostituto procuratore Vincenzo Senatore e dal tenente colonnello Antonio Mancazzo, che, una volta finito l’interrogatoria, hanno secretato gli atti che riguardano il caso del prestito di 19 milioni di euro concesso alla famiglia Amato.

Confermata l’emissione dei Monti Bond entro il primo marzo

 Questa mattina Bloomberg riportava la notizia, anche se sotto forma di indiscrezione, che il governo tecnico, ormai ai suoi atti conclusivi, avrebbe voluto rimandare l’emissione dei Monti Bond al nuovo esecutivo, facendo così slittare l’emissione a data da destinarsi.

Pochi minuti fa è arrivata la notizia, questa volta da parte dell’Ansa, che smentisce l’indiscrezione del mattino e conferma che la sottoscrizione dei titoli da parte del Tesoro dei Monti bond avverrà come deciso in precedenza, al massimo entro venerdì mattina.

► Pronti al via i Monti Bond per MPS

Si tratta di un’operazione sostanziosa da parte dello Stato che dovrà sottoscrivere obbligazioni speciali per un importo di 3,9 miliardi, di cui 1,9 per riscattare e sostituire i vecchi Tremonti bond e i restanti 2 miliardi come emissione aggiuntiva. Un esborso non indifferente,ma che si pone come una parte del percorso obbligato dell’Italia verso il raggiungimento delle soglie patrimoniali fissate dall’Eba.

Sempre riguardo alla questione dei Monti bond è arrivata anche la notizia che non sarà sospesa l’ordinanza con la quale il Tar ha dato l’ok ai Monti bond. La decisione è stata presa dal Consiglio di Stato con un decreto monocratico sollecitato dal Codacons, in quanto:

Da un primo esame non appaiono sussistere presupposti per il rilascio della richiesta misura cautelare provvisoria presidenziale rispetto all’attività amministrativa dispiegata, che forma l’oggetto del processo.