Carte contactless: Vodafone Smart Pass

 La Vodafone sta allargando le sue aree di attività ed ha annunciato che a breve verrà lanciata sul mercato italiano un prodotto innovativo per la compagnia telefonica: una carta prepagata che supporta sia la tecnologia Chip&Pin che l’innovativa tecnologia contact less.

La Vodafone Smart Pass, quindi, oltre ad assolvere alle funzioni di ogni carta prepagata, dà la possibilità anche di effettuare pagamenti di importo inferiore ai 25 euro solo avvicinando la carta al Pos e senza dover digitare Pin, grazie alla modalità Contactless Tap&Go.

Cosa si può fare con la Vodafone Smart Pass?

Con la Vodafone Smart Pass si possono effettuare pagamenti presso i negozi, ricaricare il proprio cellulare (senza spese di commissione), trasferire denaro ad altre carte Smart Pass (2 euro di commissione) o prelevare in Italia (2 euro) e all’estero (5 euro).

La Vodafone Smart Pass è una carta prepagata, per la ricarica la Vodafone mette a disposizione diverse modalità:

– online dal sito smartpass.vodafone.it, con una qualsiasi carta Visa, Mastercard o CartaSì;
– tramite l’applicazione mobile dedicata, con Visa, Mastercard o CartaSì;
– con bancomat, ricevitorie SISAL, Lottomatica, sportelli QuMultiBanca;
– con bonifico bancario da destinare all’IBAN della carta (presente sul retro);
– presso uno dei punti vendita Vodafone One.

Il costo della ricarica è di 2 euro, tranne che per bonifico e negozi Vodafone One dove il costo è di 1 euro.

La Vodafone Smart Pass non è ancora attiva, ma sarà presto disponibile per tutti i clienti Vodafone Ricaricabili e Abbonamento aventi maggiore età.

L’attivazione costa 5 euro e la Vodafone Smart Pass non ha alcuna spesa o canone mensile aggiuntivi per la sua gestione.

Le principali contactless card in Italia

CartaSi FreeTouch 

Flash Visa payWave

Postepay NewGift Contactless

Vodafone Smart Pass

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Le carte contactless sono sicure?

 Si parla molto ultimamente della nuova tecnologia contactless per i micropagamenti, la tecnologia che permette di fare degli acquisti, per ora solo di modici importo, fino a 25 euro, senza dover inserire la carta di credito o la carta di debito nell’apposito Pos e senza la necessità di digitare il Pin o firmare la ricevuta.

Una interessante innovazione, che sicuramente potrà rendere più comodi e veloci i pagamenti che si fanno tutti i giorni per le piccole esigenze quotidiane, ma, quando si tratta di tecnologia e di soldi c’è sempre il noto dolente della sicurezza.

La tecnologia utilizzata dalle carte contactless permette, grazie alla trasmissione radio in alta frequenza delle informazioni, di non dover lasciare in mano a nessuno la carta e non correre il rischio di essere spiati mentre si digita il Pin.

Ed è proprio nella trasmissione dei dati senza contatti che si potrebbe nascondere il punto debole delle carte contactless per i micropagamenti.

A sollevare la questione è stato lo Sportello dei Diritti, che ha messo in evidenza il rischio di un accesso indiscriminato ai dati contenuti nella carta e, soprattutto, ai soldi in essa contenuti. Secondo l’associazione le carte contactless potrebbero essere vulnerabili all’attacco di malintenzionati ben equipaggiati. Basterebbe, infatti:

un palmare che è venduto su Internet e costa pochi euro, che può copiare agevolmente i dati di una carta contactless direttamente dalle tasche del titolare mentre il possessore della carta passeggia in strada.

Lo Sportello dei Diritti dà anche delle indicazioni su come difendersi da eventuali truffe a danno delle carte contactless: avvolgere le card contactless in carta stagnola o acquistare un astuccio o un portafogli rivestito con una speciale lamina protettiva.

Secondo Alice Moroni e Serena Sposato, NFC Team Coordinator e NFC&Mobile Team Technical Coordinator presso CATTID (Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza) de La Sapienza di Roma, quanto sostenuto dallo Sportello dei Diritti è praticamente impossibile: i pagamenti effettuati con le card contactless sono sicuri quanto quelli effettuati con le carte tradizionali, il problema è negli sviluppi futuri della tecnologia e delle sue applicazioni, smentendo anche la necessità della carta stagnola o delle lamine protettive:

Quale utente andrebbe in giro con una carta avvolta nella stagnola? Per essere accettata dagli utenti una nuova tecnologie deve semplificare l’interazione e non complicarla. Crediamo invece che la soluzione vada ricercata da una parte nel garantire dei livelli di sicurezza adeguati da parte di chi sviluppa le applicazioni di pagamento e dall’altra nell’educare l’utente a mantenere un livello di sicurezza accettabile sul proprio device.

Oltre tutto, rassicurano le esperte, sia per quanto riguarda la tecnologia contactless che la NFC, la tecnologia che permette di effettuare pagamenti con il cellulare, la sicurezza arriva dalla distanza ravvicinata necessaria per la connessione dei due device.

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Le principali carte contactless in Italia

 La tecnologia per i pagamenti contact less in Italia è ancora in fase di sperimentazione, anche se si può affermare che ci sono già tutti i presupposti per dare avvio ad una rivoluzione dell’uso delle carte di credito e dei bancomat.

Con le carte contact less i pagamenti sotto ai 25 euro si possono effettuare semplicemente avvicinando la card al lettore Pos abilitato alla lettura e il pagamento verrà effettuato in automatico, senza che sia necessario digitare il PIN o stampare e firmare la ricevuta.

Ma, essendo una tecnologia ancora in fase di sperimentazione, le conctat less card sono supportate solo da alcuni circuiti di pagamento, tra i quali i maggiori sono MasterCard PayPassVisa payWave e American Express ExpressPay.

Gli esercizi nei quali si possono effettuare pagamenti con la contacless card devono esporre attraverso i marchi di accettazione in vetrina.

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Vodafone Smart Pass

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PayWave e PayPass: differenze e affinità dei due circuiti per i micropagamenti contactless

 Avere una carta contactless dà la possibilità di effettuare dei piccoli pagamenti solo sfiorando il Pos e senza mai lasciare, quindi, la propria carta in mano ad un’altra persona. Per effettuare il pagamento, poi, non sarà necessario digitare il pin della carta se è una prepagata o non si dovrà firmare la ricevuta in caso di carta di credito.

Si tratta di una tecnologia innovativa e molto interessante che ha lo scopo di disincentivare l’uso dei contanti anche in caso di piccole transazioni. Al momento sono solo due i circuiti per i pagamenti che supportano questa tecnologia: PayWave per Visa e PayPass per Mastercard.

Tra i due diversi circuiti non ci sono particolari differenze: entrambi utilizzano la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) e le transazioni avvengono allo stesso modo: avvicinando la carta al lettore abilitato la transazione viene effettuata off, senza che sia necessaria l’identificazione del titolare della carta.

L’unica differenza significativa che si riscontra tra le carte dei due diversi circuiti è che con la PayWave di Visa si possono effettuare pagamenti contactless solo per importi sotto i 25 euro, la PayPass di Mastercard, invece, può essere utilizzata in modalità contactless anche per somme superiori, ma in questo caso è necessario inserire il pin o firmare la ricevuta.

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I vantaggi della tecnologia contact less per i pagamenti

 La tecnologia contact less per i micropagamenti, ossia le carte di credito e i bancomat che nono necessitano di essere inseriti negli appositi lettori, ma per le quali è sufficiente accostare la carta al Pos, possono essere una vera rivoluzione per le transazioni finanziarie, anche se, per ora, solo per cifre che non superano i 25 euro.

Le carte contact less sono state pensate proprio per disincentivare l’uso del contante anche per le piccole spese e, sicuramente, questa innovativa tipologia di pagamento potrà apportare notevoli benefici nella vita di tutti i giorni in quanto rende sicuramente più veloci molte delle azioni quotidiane, come pagare la spesa o altri tipi di piccoli acquisti.

Un altro dei vantaggi delle carte contacless per i piccoli pagamenti è che la carta non lascia mai le mani del suo proprietario e, non dovendo digitare il Pin, non si è a rischio di occhi indiscreti.

Anche a livello di sicurezza, le banche che attualmente hanno iniziato la sperimentazione per le carte contact less garantiscono che questa nuova tecnologia è sicura almeno come una carta Emv con chip e pin e che è addirittura superiore a quella di una carta a banda magnetica.

Tra gli altri vantaggi, ovviamente, quello di poter effettuare i pagamenti in mobilità con gli smartphone che supportano la tecnologia NFC (Near Field Communication).

L’unico svantaggio rintracciato al momento, anche se non è certo uno svantaggio di poco conto, è che s tratta di una tecnologia in fase di sperimentazione e sono ancora pochi gli esercenti dotati di lettori per le carte contact less.

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Cos’è la tecnologia contactless per i pagamenti?

 Molti cittadini italiani hanno già avuto occasione di sperimentare le carte contactless con gli abbonamenti per il trasporto pubblico di alcune città: non serve inserire la tessera nella vidimatrice, basta avvicinarla e il varco si apre.

In Italia le sperimentazioni per estendere la tecnologia contactless anche alle transazioni finanziarie sono iniziate nel 2009. Il nuovo sistema di pagamento contactless si base sulla tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) che permette di eseguire i più diversi tipi di transazioni senza introdurre le carte nei lettori tradizionali  – i POS (Point of Sale)  e anche senza digitare il PIN (Personal Identification Number) o firmare la ricevuta, ma solo se la somma da pagare, come da normativa sulla sperimentazione, è inferiore ai 25 euro.

Ma le novità che apportano le carte contact less non sono finite. Grazie a questa nuova tecnologia. Infatti, sarà possibile anche effettuare pagamenti in mobilità con gli smartphone che supportano la tecnologia NFC (Near Field Communication): il vostro telefono diventerà anche il vostro portafogli.

Come si effettuano i pagamenti con una contactless card?

I pagamenti con le contactless card sono molto più semplici di quelli tradizionali: una volta che l’esercente avrà digitato la cifra da pagare sul POS abilitato a questo tipo di pagamento, basterà avvicinare la carta al lettore  e la transazione sarà automaticamente effettuata.

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