Agevolazioni invalidi 2014

 Forse non tutti sanno che le persone  con disabilità e i loro familiari sono destinatari di una serie di importanti agevolazioni dal punto di vista fiscale. La normativa italiana, anzi, si dimostra particolarmente solidale da questo punto di vista. Per tutti i contribuenti portatori di disabilità, infatti, il fisco italiano riconosce per il 2014 le seguenti agevolazioni fiscali.

La Corte dei Conti lancia l’allarme pensioni e si stringe sull’invalidità civile

 La Corte dei Conti parla di misure immediate per mettere a posto la situazione economica dell’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale. Operazione da fare presto controllando le pensioni legate al metodo contributivo e riformando le modalità di riconoscimento dell’invalidità civile, sono queste le considerazioni che emergono dall’analisi della Corte dei Conti del bilancio 2012 dell’Inps. Nel report della Corte dei Conti si legge un disavanzo finanziario e l’aumento del deficit che sono conseguenza dei più grandi fondi amministrati. Il risanamento è quindi improrogabile e bisogna riflettere in maniera responsabile sull’invalidità civile.

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La Corte dei Conti critica le procedure utilizzate per il riconoscimento dell’invalidità civile basate soprattutto sul ricorso a medici esterni convenzionati che non garantiscono all’Inps una governo efficace.

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Un’altra critica riguarda l’adeguatezza delle pensioni che si riferiscono al metodo contributivo. Si dice che è necessario “un costante monitoraggio degli effetti delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica e di una crescente attenzione al profilo dell’adeguatezza delle prestazioni collegate al metodo contributivo e degli eccessivi divari nei trattamenti connessi a quello retributivo, unitamente all’urgenza di rilanciare la previdenza complementare”.

Le perdite registrate sono ripagate dai parasubordinati e dalle prestazioni temporanee. Sono loro che mantengono le perdite economiche totali e permettono la copertura. Il bilancio è quindi attivo ma ci sono preoccupazioni per la tenuta legate all’aumento delle prestazioni non bilanciato dal flusso dei contributi. In effetti, il lavoro autonomo e i parasubordinati non aggiustano lo squilibrio e non ci sono apporti statali adeguati a livello qualitativo e quantitativo. I saldi vanno verso il negativo quindi e c’è l’indebitamento anche per il dissesto crescente del fondo di nuova acquisizione dei dipendenti pubblici.

Requisiti per l’assegno di invalidità civile

 Cos’è la prestazione di invalidità civile

L’assegno di invalidità civile è una prestazione che viene erogata dall’Inps ai contribuenti che ne facciano richiesta presentando la documentazione che attesta la sopraggiunta riduzione della capacità lavorativa per infermità fisica o mentale.

Chi ha diritto all’assegno per invalidità civile?

La prestazione di invalidità civile spetta a lavoratori dipendenti, autonomi anche se iscritti a fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

I requisiti per avere l’assegno di invalidità civile

Per ottenere l’assegno di invalidità civile il soggetto

Deve aver subito riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo

Deve aver accumulato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

L’assegnazione della prestazione di invalidità civile non obbliga il soggetto a cessare l’attività lavorativa.

Come si presenta la domanda per l’assegno di invalidità civile?

Come si calcola l’importo dell’assegno di invalidità civile

Come le pensioni, anche l’importo dell’assegno di invalidità civile viene calcolato in base al sistema contributivo (in base all’ammontare dei contributi versati) se l’attività lavorativa del soggetto richiedente è iniziata dopo il 31 dicembre 1995 e con il sistema misto per i lavoratori che hanno iniziato prima di quella data. 

Erogazione e validità dell’assegno di invalidità civile

La prima erogazione dell’assegno di invalidità civile avviene ad un mese della presentazione della domanda, se il contribuente soddisfa tutti i requisiti.

Dopo tre anni è necessario fare nuova richiesta di invalidità civile, ma a partire dal terzo rinnovo diviene automatica e trasformata in pensione di vecchiaia quando si raggiunge l’età pensionabile.

Come si presenta la domanda per l’assegno di invalidità civile

 La domanda per l’assegno di invalidità civile deve essere presentata all’Inps per via telematica. Alla domanda deve essere allegata tutta la documentazione che certifica la sopraggiunta perdita di capacità lavorativa.

Il primo requisito per ottenere l’assegno di invalidità civile è la perdita di più di un terzo della capacità produttiva per sordità, cecità, handicap e disabilità.

Come si presenta la domanda per l’invalidità civile

La procedura per la presentazione della domanda di invalidità civile è stata completamente informatizzata – pur rimanendo una delle procedure più complicate – a partire dal 1 gennaio 2010.

Prima di procedere all’inoltro della richiesta, è necessario reperire tutta la documentazione necessaria per la certificazione del sopraggiunto stato di invalidità.

Visita presso un medico certificatore

Il soggetto che vuole fare richiesta dell’assegno di invalidità civile deve recarsi da un medico certificatore in possesso del Pin rilasciato dall’Inps per la compilazione dei certificati on line.

Lista dei medici certificatori dell’Inps

Il medico procederà ad una visita preventiva necessaria per attestare la natura dell’invalidità. Lo stesso medico invierà il certificato all’Inps e ne stamperà anche una copia per il paziente. Il certificato ha un numero identificativo che deve essere riportato nella domanda.

Richiesta della visita della Asl

Entro 30 giorni dal rilascio del certificato, il soggetto deve richiedere una visita alla Asl di competenza per il territorio. Al momento della visita dovrà essere esibito il certificato.

Se non si richiede la visita entro 30 giorni, il certificato scade e sarà necessario ripetere la visita.

Invio della domanda all’Inps

Il richiedente deve inviare la domanda all’Inps per via telematica (può procedere da solo se in possesso di un Pin personale o richiedere l’assistenza di un Caaf). Per farlo è necessario compilare il modello della domanda sul sito dell’Inps in tutte le sue parti, inserendo anche il codice identificativo del certificato.

All’invio della domanda il sistema propone una data per la visita di controllo.

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La visita dell’Inps

La data proposta dal sistema può essere modificata temendo conto che la prima visita deve avvenire entro i 30 giorni dalla data della visita dell’Asl, periodo ridotto a 15 giorni per patologia oncologica. Il richiedente sarà avvertito della visita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questa seconda visita avverrà in presenza di una commissione medica dell’Asl di riferimento (integrata da un medico dell’Inps), che ha il compito di redigere un verbale elettronico che deve essere approvato all’unanimità da tutti i componenti.

In caso di parere non unanime l’Inps acquisisce la documentazione per procede ad una ulteriore analisi, della quale darà responso, se positivo entro dieci giorni e, se negativo, ad una nuova visita entro 20 giorni.

Pensioni e prestazioni per gli invalidi civili

 La Costituzione Italiana fornisce una serie di ‘agevolazioni’ al cittadino inabile al lavoro nel momento in cui egli è ritenuto privo di quei mezzi che gli sono necessari al fine di vivere. A questa tipologia di cittadini, lo Stato garantisce pertanto il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. In tale maniera, la Costituzione Italiana si prefigge di tutelare la dignità umana nello spirito della solidarietà di tutti i cittadini verso coloro i quali, per minorazioni congenite o acquisite, sono considerati incapaci di svolgere a tutti gli effetti un lavoro proficuo.

Prestazioni

Per gli invalidi sono contemplate pertanto prestazioni disciplinate nello specifico da varie tipologie di normative. Tali normative, nel corso degli anni si sono succedute e si sono aggiornate. Le tre principali categorie prese in considerazione sono:

– invalidi civili;

– ciechi civili;

– sordi.

Tali tipologie fanno capo a disposizioni di natura comune, anche se si classificano in base a differenti caratteristiche, dal momento che sono tutelate da leggi differenti.

Prestazioni a favore degli invalidi civili

Al fine di determinare e disporre l’assistenza sociale ai minorati civili, gli interventi si compongono di provvidenze economiche le quali vengono emesse sotto forma di pensioni, assegni o indennità; gli interventi, inoltre, consistono in provvidenze non economiche. Parliamo in questo caso di assunzioni privilegiate all’interno di enti pubblici o privati, di assistenza sanitaria, di agevolazioni ai fini dell’istruzione scolastica, di addestramento e qualificazione professionale, nonché soprattutto di eliminazione delle barriere architettoniche.

Prestazioni di natura economica a favore degli invalidi civili

I provvedimenti di natura economica messi a disposizione degli invalidi civili sono:

– l’assegno mensile di assistenza;

– l’indennità mensile di frequenza;

– la pensione di inabilità;

– l’indennità di accompagnamento.

Prestazioni di natura economica a favore dei sordi

Vi sono inoltre provvidenze di natura economica disposte a favore dei sordi. Esse sono:

– la pensione;

– l’indennità di comunicazione.

Prestazioni di natura economica a favore dei ciechi civili

Per quanto concerne le provvidenze economiche disposte in favore dei ciechi civili assoluti, esse sono:

– la pensione;

– l’indennità di accompagnamento.

Prestazioni di natura economica a favore dei ciechi parziali

Elenchiamo le provvidenze economiche previste per i ciechi civili parziali:

– la pensione;

– l’indennità speciale.

In conclusione, è possibile ricevere l’ottenimento di un’indennità annuale tale da agevolare quei lavoratori che sono affetti da talassemia major, ovvero il morbo di Cooley, oppure drepanocitosi, l’anemia falciforme.

A chi spettano i provvedimenti

I destinatari dei suddetti provvedimenti devono essere cittadini italiani residenti in Italia e, in alcune condizioni particolari, possono essere cittadini comunitari o ancora stranieri in possesso di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE nel caso di cittadini soggiornanti di lungo periodo.

Una volta verificato il requisito sanitario, le provvidenze economiche vengono emesse a seguito di ulteriori accertamenti cosiddetti socio-economici.

Come fare domanda

La domanda per ottenere i suddetti provvedimenti deve essere presentata presso la sede Inps competente per residenza.

Dal primo gennaio del 2010 le domande, correlate di certificazione medica, devono essere presentate all’Inps, la quale provvederà all’invio telematico alle Aziende Sanitarie Locali di competenza.

La presentazione della domanda, per mano del cittadino o dagli altri soggetti autorizzati (quali ad esempio Patronati o Associazioni di Categoria a tutela della disabilità) si suddivide in due fasi:

– in primo luogo occorre compilare il certificato medico (digitale) che deve attestare la natura delle infermità invalidanti. Il certificato ha una validità di tre mesi;

– in secondo luogo si procederà inoltrando la suddetta domanda all’Inps, esclusivamente attraverso via telematica.

Prestazioni per invalidi civili: quando spettano

Le prestazioni agli invalidi civili hanno una decorrenza che dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda e comunque, in relazione alle prestazioni economiche, deve esserci la presenza di tutti i requisiti richiesti ai fini della concessione.

Tali requisiti sono:

– età;

– cittadinanza;

– residenza effettiva e dimora abituale in Italia;

– requisiti di reddito;

– ricovero non gratuito;

– frequenza scolastica o di centri riabilitativi.

Prestazioni agli invalidi civili: quanto spetta

Ogni anno la legge determinerà gli importi relativi alle diverse provvidenze di natura economica.