Energia rinnovabile: Enel Green Power rivoluziona il modello

 

La sostenibilità diventa solidarietà e partecipazione

Concetti-chiave: libertà energetica e valore condiviso. Perché ambiente, clima, crescita delle persone, risorse e futuro riguardano tutti.

Un vero cambio di paradigma, come stiamo per scoprire. L’agire dell’azienda che diventa beneficio per le comunità locali e per la collettività. In un mondo di “grandi” che sembrano indifferenti alla disperazione dei “piccoli”, una vera notizia – fatta di fatti, che ora vogliamo raccontare.

La prima iniziativa: il Prestito sociale 

Conosciuto anche come Lending o Social Crowdfunding, è un finanziamento tra privati finalizzato a determinati progetti imprenditoriali. In questo caso, alla costruzione di impianti rinnovabili – puliti, avanzati e sicuri.

Come funziona:

  • quota libera, per consentire la partecipazione di tutti;
  • remunerazione fissa e recupero di quanto prestato;
  • in una prima fase, per i cittadini del Comune interessato, un periodo di esclusiva e ritorni economici più vantaggiosi;
  • in un secondo momento, estensione ad altri singoli contributori.

Il nome scelto da Enel Green Power (EGP) è «Scelta Rinnovabile». Perché riguarda la decisione di esserci. Di far parte di un impegno collettivo, di una squadra – se vogliamo. Che affronti davvero questa sfida insieme, ognuno secondo le proprie possibilità.

La seconda iniziativa: l’Energia solidale

Un progetto che intende destinare parte dell’energia rinnovabile prodotta dall’impianto da costruire alle famiglie in difficoltà residenti in quel Comune. Con la copertura, totale o parziale, delle bollette elettriche. Per un determinato periodo, certo. E in collaborazione con i Comuni interessati, anche per sostenere chi ne ha davvero bisogno ed evitare i soliti abusi.

Chiudiamo gli occhi e pensiamo alle “vecchie e nuove” povertà che colpiscono soprattutto ragazzi, donne e famiglie intere. O alle zone dove cattiva imprenditoria e criminalità stanno ancora devastando tutto e tutti, minando salute e mietendo vite. Oppure ai Borghi storici d’Italia abbandonati. Ai tanti paesi spopolati, costretti alla “Casa a 1 euro” con tanto di indicazioni e pubblicità web: 5 in Sardegna, 6 nel Nord Italia, 12 nel Centro, 20 al Sud e ben 30 in Sicilia – Piazza Armerina inclusa. A occhi (ri)aperti, possiamo sperare che a questo progetto vogliano aderire tanti Comuni?

Obiettivo: Libertà

Dal bisogno e dalla dipendenza. Dai conflitti e dagli orgogli. Dai costi e dalla speculazione. Perché possiamo fare invece di subire. Perché – come l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ENEL, Francesco Starace, ricorda spesso – l’Italia può raggiungere l’indipendenza energetica rinnovabile e sostenibile. E perché l’unica cosa della quale avere davvero paura… è la paura.

I circa 37 miliardi programmati come investimento saranno quasi tutti destinati alle rinnovabili e all’efficienza della rete. Nel 2025, la produzione da fonti rinnovabili raggiungerà il 75% della generazione totale del Gruppo.

Gli impianti?

Più di 1.200 operativi in tutto il mondo, che forniscono energia sostenibile a milioni di famiglie. Più di 100 nuovi cantieri in 12 Paesi, attenti alla salute, all’ambiente e alla sicurezza. Più di 30 progetti di Parchi eolici e solari, in questo momento sotto accurata valutazione come impatto sociale e ambientale. 

Tra quelli operativi e in costruzione, sono più di 600 gli impianti rinnovabili EGP in Italia, per una capacità di circa 14.200 Megawatt. E, se contiamo che un solo MW può coprire il fabbisogno di 80 case, il conto è presto fatto.

L’obiettivo zero emissioni potrebbe essere più vicino di quanto pensavamo.