Chiarimento sulla detrazione IVA per il fotovoltaico

 Ci sono delle regole che disciplinano la cessione di elettricità da parte di un privato, in relazione alla costruzione e allo sfruttamento dell’impianto fotovoltaico. La Corte Europea, di recente, ha deciso di intervenire con un chiarimento sull’articolo 4 della sesta direttiva 77/388/CEE.

La radice del chiarimento è in una controversia che ha opposto l’amministrazione fiscale austriaca e un contribuente. Il motivo del contendere è una detrazione dell’IVA fatta a monte e relativa ad un impianto fotovoltaico costruito sul tetto di una casa privata, usata come abitazione.

Pronta la proroga per i bonus energia

La Corte europea ha chiarito quindi l’interpretazione dell’articolo 4 della sesta Direttiva 77/388/CEE. In base a questa normativa si considera soggetto passito chiunque eserciti una delle attività economiche indicate nel paragrafo 2 dell’articolo, indipendentemente dalla finalità e dal rendimento dell’attività.

Le attività citate sono quelle di produttore, commerciante e prestatore di servizi, tra cui rientrano anche l’attività estrattiva, quella agricola, le attività professionali liberali o le altre attività assimilate. Queste attività diventano “economiche” nel momento in cui lo sfruttamento di un bene materiale o immateriale, assicura un rendimento stabile nel tempo.

I prestiti più convenienti per le ristrutturazioni

L’amministrazione finanziaria austriaca, poiché il contribuente aveva un impianto non dedicato all’immagazzinamento dell’energia, con la conseguente cessione dell’energia alla rete generale da cui poi la ricomprava, ha pensato che la sua attività non potesse essere considerata economica.

La Corte europea ha sovvertito questa interpretazione. L’introito è infatti una qualunque contropartita economica.

Deutsche Bank tra i migliori variabili di giugno

 Chi intende comprare casa nel mese in corso, farà bene a dare una spulciata al sito della Deutsche Bank, nella sezione dedicata ai prodotti a tasso variabile. Il mutuo a tasso variabile di questa banca tedesca operante nel nostro paese è uno dei migliori del momento.

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Considerando le richieste di mutuo d’importo pari a 140 mila euro e un tasso variabile indicizzato con l’Euribor e rimborsato in 25 anni, Deutsche Bank è addirittura il primo istituto di credito in classifica. Il TAEG proposto è del 3,20 per cento. Il tasso di partenza è del 3,06 per cento ed è la somma tra l’Euribor a 3 mesi e lo spread applicato dalla banca del 2,85%. Da considerare nelle spese anche i costi iniziali di 1090 euro. Non sono previste delle spese ricorrenti.

Deutsche Bank è il miglior mutuo variabile

Il mutuo pratico a tasso variabile, tra i vantaggi, presenta anche l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo e la gratuità dell’assicurazione obbligatoria per scoppio e incendio. Analizzando nel dettaglio la scheda riassuntiva del prodotto offerta da Mutuisupermarket, scopriamo che nelle spese sostenute dall’aspirante mutuatario deve essere inserita l’imposta sostitutiva che è minimo di 350 euro, infatti è pari allo 0,25% dell’importo erogato per la prima casa e sale al 2 per cento dell’importo erogato per chi acquista la seconda casa.

I vantaggi di una rata più bassa

 Se si accende un mutuo adeguato alle capacità di spesa del richiedente, non è detto che il debitore sia sempre in grado di pagare le rate del piano d’ammortamento. Una banca, quindi, per reagire a queste difficoltà, o concede  meno crediti, oppure chiede sempre maggiori garanzie. In realtà sarebbe sufficiente abbassare l’importo delle rate. Ecco perché.

Si acquista casa anche senza mutuo

Le banche che hanno erogato un mutuo in tempi non sospetti, quando il richiedente aveva a disposizione uno stipendio fisso e una garanzia accettabile, non riescono a fare i conti con la crisi lavorativa ed economica che interessa la società contemporanea.

Il fatto è che spesso, una volta definito il piano d’ammortamento, molto difficilmente la banche tornano sui loro passi concedendo al debitore una rinegoziazione del mutuo per adattarsi ai tempi di crisi. La soluzione all’insolvenza invece c’è ed è a portata di mano.

Ipoteca, istruttoria e notaio nei contratti di mutuo

Basta abbassare la rata del finanziamento. La convenienza non è solo per il mutuatario che ogni mese deve pagare un po’ meno, ma anche per la banca che, invece di avviare una pratica di pignoramento, che generalmente va per le lunghe, si assicuro quanto meno il rimborso delle somme erogate, anche con qualche interesse in meno.

La rata dei mutui scende se sono accesi online

 I mutui accesi tramite una banca online o sfruttando le risorse del web, sono sicuramente i più economici. In generale, questo, non è un momento per chiedere un prestito finalizzato all’acquisto della casa, ma è vero che si possono comunque trovare delle soluzioni al risparmio.

Primo trimestre 2013 nero per i mutui

I mutui online rientrano in questa categoria perché sembrano essere estranei alla logica delle banche tradizionali. Supermoney ha provato a fare un confronto online delle offerte disponibili in rete. L’esempio è quello della richiesta inoltrata da un impiegato a tempo indeterminato di 35 anni che abbia uno stipendio netto di 1800 euro al mese. La richiesta d’esempio è fatta per un mutuo di 100 mila euro da rimborsare in 25 anni, a tasso variabile con cap. L’indicizzazione è quella con il tasso BCE, in modo da poter approfittare di un ulteriore tagli o dei tassi.

Come si usa lo stipendio degli italiani

Le offerte più convenienti per questo tipo di richiesta sono quelle della Banca Sella, della BNL e della Deutsche Bank. La prima delle tre propone il mutuo Ambra On Line BCE Acquisto con un TAEG del 3,64 per cento. Il tasso variabile BCE è fissato allo 0,50 per cento cui si aggiunge uno spread del 2,80 per cento. Da aggiungere ai costi le spese di perizia, 200 euro e le spese d’istruttoria di 1000 euro.