Sindacati critici sugli 85 mila esuberi nella pubblica amministrazione

 Il piano per la spending review preparato dal commissario Carlo Cottarelli è stato consegnato al governo. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha affermato che ora si ha una lista sulla quale la politica deve decidere.

Questo significa che le scelte sugli ambiti in cui intervenire non sono state fatte. I tagli proposti da Cottarelli riguardano diversi settori, ma uno in particolare ha suscitato critiche e polemiche, da una parte, e approvazione, dall’altra. Stiamo parlando degli 85 mila esuberi nella pubblica amministrazione rilevati da Cottarelli.

 

Sindacati italiani, contro il piano economico di Renzi

 

Molto critici si sono dichiarati i sindacati. Il segretario generale della Cgil Camusso, a margine di un incontro dell’Unione dei sindacati europei, ha affermato: “Mi sembra che le cose annunciate ieri siano nella vecchia logica dei tagli lineari e della compressione dell’occupazione, con effetti che sarebbero immediati e in una logica recessiva del Paese”.

La Camusso ha parlato della necessità di intervenire sulla qualità e sulla quantità della spesa pubblica, ma senza riferimenti a aumento della disoccupazione e tagli quindi dell’organico pubblico.

Anche gli altri sindacati hanno affermato di seguire la situazione da vicino e di essere pronti a protestare nel caso in cui si passi a possibili interbìventi in termini di tagli del personale.

Dalla parte del governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha affermato che l’eventuale intervento sugli 85 mila esuberi nella pubblica amministrazione non è nel programma, ma è solo una bozza. Questo significa che sulle scelte e sulle modalità deciderà la politica. Nessuna conferma quindi di un piano che possa essere attuato quest’anno per generare risparmi.

I sindacati appoggiano le riforme del governo renzi

 Qualche giorno fa, parlando delle riforme sulle tasse e sul lavoro, il premier Matteo renzi aveva affermato di tenere in considerazione il parere dei sindacati, ma di andare dritto al di là della loro approvazione. Ieri Renzi ha presentato le sue riforme e dai sindacati sono arrivate delle buone valutazioni.

Il segretario della Cgil Camusso ha commentato i provvedimenti economici proposti dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi mostrando apertura e condivisione. La Camusso ha affermato: “Credo che sia molto posotiva la scelta di intervenire subito sulla riduzione della tassazione del lavoro dipendente. Vedo che il Presidente ci ha scoltato. Vediamo positiva la costruzione di un rapporto tra diminuzione dell’Irap alle imprese e le rendite finanziarie. C’è una scelta di favorire le imprese e gli investimenti attivi rispetto alle rendite”.

 

La Camusso chiede nuovi ammortizzatori sociali

 

Anche la Uil con Angeletti mostra approvazione: “Ottimo, finalmente, dopo quattro anni di scioperi e manifestazioni siamo riusciti a far si che i lavoratori abbiano una consistente riduzione delle tasse. Sicuramente è una svolta. Ora vedremo i dettagli e, ovviamente, ci auguriamo che non siano stati dimenticati i pensionati”.

Il segretario della Cisl Bonanni e sulle stesse posizioni e ha affermato: “Particolarmente positivo è per noi l’innalzamento dal 20% al 26% delle tasse sulle rendite finanziarie”.

Chi si aspettava una polemica è stato zittito, ma su questi provvedimenti mentre su altri è probabile che non ci sia lo stesso accordo. Renzi prende quindi il favore dei sindacati in attesa di avere quello degli italiani per l’aumento degli stipendi. Il progetto di riformare molti aspetti dell’Italia è solo all’inizio e il Presidente sembra avere molta energia e voglia.

Fiat, sindacati sul piede di guerra

 Bisogna conseguire una soluzione sulla parte salariale anche per il 2014 per arrivare ad un accordo sul rinnovo del contratto collettivo. Questa la posizione dei rappresentanti sindacali, dopo l’incontro con Fiat, oggi, all’Unione Industriale di Torino.

Sindacati in piazza contro la Legge di Stabilità

 I sindacati bocciano la Legge di Stabilità che sarà approvata nei prossi giorni dalla Camera e scendono in piazza. Mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil a Roma, vicino al Parlamento, e in diverse città italiane. L’obiettivo e influenzare il governo e cambiare alcune parti della Legge di Stabilità.
Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha affermato: “Questa manovra non va bene perché non affronta il tema fondamentale e non determina quello choc dell’economia che invece sarebbe necessario”. La Camusso ha parlato del fatto che la cosa fondamentale sono i redditi dei lavoratori e dei pensionati e che la recessione si deve proprio all’intervento su queste fasce della società. La critica alla Legge di Stabilità della Camusso si basa sul fatto che questa è in continuità con il passato, mentre sono necessari detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati al fine di aumentare il reddito. La Camusso ha detto: “Abbiamo chiesto una misura che riguardi l’oggi e anche una norma strutturale automatica per gli anni prossimi, attraverso risorse che vengono dalla lotta all’evasione, dalla tassazione alle transazioni finanziarie e anche dal rientro dei capitali dall’estero”.
La Uil con il suo segretario Luigi Angeletti conferma le critiche alla Legge di Stabilità e al fatto che la stessa non sostiene la crescita e l’occupazione, che sono due tra i principali problemi economici dell’Italia. Quello che serve è invece una legge per far iniziare la ripresa.
Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha invece affermato: “Finché non vedremo un provvedimento che mette in relazione l’azione contro l’evasione fiscale con l’abbassamento delle tasse attraverso i proventi che derivano alla lotta all’evasione e finché non vedremo un’azione ferma sulle spese inutili e inefficienti della P.A. non daremo un giudizio positivo”.
I sindacati confederali con i loro segretari sono al presidio davanti a Montecitorio. Anche in altre città ci sono presidi dei sindacati che vogliono soprattutto più difesa del lavoro, che venga riaperta la contrattazione nei settori pubblici, il finanziamento della cig e dei contratti di solidarietà e la rivalutazione delle pensioni.

Dai sindacati un nuovo appello per ridurre il cuneo fiscale

 L’Italia ha un bisogno disperato di stabilità politica, una stabilità che le consenta di portare a termine quelle riforme e quelle misure economiche di cui il Paese ha tanta necessità. E una tale necessità è recentemente stata sottolineata anche dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha individuato nella definizione della futura Legge di Stabilità il punto di svolta, entro il quale l’Italia politica dovrà necessariamente ritrovare la sua coesione.

Arriva l’accordo tra Confindustria e sindacati per la crescita

Le stime dell’ Ocse sul Prodotto Interno Lordo italiano per il quarto trimestre 2013

Dagli osservatori internazionali come l’ Ocse arrivano stime negative in merito alla futura crescita del Prodotto Interno Lordo Italiano, ovvero quello del quarto trimestre 2013. E’ prevista, infatti, una sua contrazione dell’ 1,8% entro fine anno. 

C’è l’ accordo con i sindacati per l’ Expo 2015

 E’ stato finalmente firmato il protocollo che disciplinerà le modalità di assunzione e di impiego del personale nel corso dei sei mesi dell’ Esposizione Universale di Milano che avrà luogo nel 2015. Firmatari dell’ accordo, di fondamentale importanza anche per lo sviluppo di nuove forme contrattuali, più flessibili e adatte ad eventi di carattere temporaneo, le maggiori sigle sindacali italiane e i vertici della società che gestirà l’ evento, Expo 2015 Spa.

Ministri dell’ economia e del lavoro a Mosca in vista del G20

 I big del mondo tornano a parlare di economia e di lavoro in previsione del G20, che si terrà nel mese di settembre. E lo fanno a Mosca, dove in questi giorni sono in programma una serie di incontri cui prenderanno parte i Ministri dell’ economia e del lavoro di tutte le principali potenze del mondo.

Arriva l’ accordo tra Alitalia e i sindacati

 E’ stato finalmente raggiunto l’ accordo tra Alitalia e i sindacati in merito al futuro destino degli operatori di terra, le cui trattative si sono susseguite a ritmo incalzante nei giorni passati. 

Raggiunto l’accordo tra i Sindacati e Gucci

 Nel pomeriggio è stato raggiunto l’accordo preventivo per l’assunzione di 230 impiegati in GRG e per il reintegro di almeno 47 addetti a tempo indeterminato nei servizi accessori di manifattura.

A dare la notizia sono Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil. L’accordo contempla anche percorsi possibili di pensionabilità, volontarietà e outplacement.

I sindacati spiegano che il loro lavoro è stato finalizzato il più possibile alla rioccupazione al fine di minimizzare le ricadute sociali che il fallimento della Ginori ha lasciato.

Per i sindacati, il risultato “è complessivamente positivo e sarà sottoposto all’Assemblea dei lavoratori, convocata per domani mattina in azienda a Sesto Fiorentino, chiamata a validare l’ipotesi d’accordo raggiunto”.

Durante le trattative Gucci ha ribadito “l’obiettivo dell’operazione e la volontà di valorizzare il Made in Italy, la qualità e l’artigianalità italiana e del territorio fiorentino nel mondo, le radici storico-artistiche toscane di Richard Ginori e l’obiettivo di preservare il patrimonio di competenze e conoscenze e di valore della storica manifattura fiorentina”.

Gucci ha rammentato di aver effettuato un’attenta analisi sulla fabbrica Richard Ginori, rilevando che “il corretto dimensionamento della manifattura sarebbe pari ad un organico di centottanta persone. Gucci ha cercato di fare uno sforzo al fine di garantire l’occupazione di ulteriori cinquanta addetti, con l’obiettivo, palesato sin dal principio, di minimizzare il piu’ possibile le ricadute occupazionali, dichiarandosi disponibile a verificare, congiuntamente alle parti sociali, la fattibilita’ di costruire un percorso articolato e teso ad esplorare soluzioni volte a massimizzare i livelli occupazionali complessivi e a minimizzare gli impatti sociali, anche attraverso il coinvolgimento di consolidati partner di comprovata esperienza e serietà”.

Gucci, nel corso delle trattative,”ha preso atto dell’interesse delle Organizzazioni Sindacali a continuare insieme nel suddetto percorso e nella concreta analisi della fattibilità di adottare tutti gli strumenti necessari a permettere di assicurare i più alti livelli occupazionali complessivi possibili”.

L’ipotesi di accordo statuisce che, condizionatamente e subordinatamente al perfezionamento dell’atto di trasferimento dell’Azienda Richard Ginori dal Fallimento Richard Ginori a Gucci, i 230 lavoratori, parte dell’organico individuato, verranno assunti nuovamente con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a condizioni economico-normative coerenti con quelle attualmente godute e con riconoscimento convenzionale dell’anzianita’ accumulata presso la Richard Ginori.