Tari e Tasi 2014, i codici tributo per il pagamento con il Modello F24

 Anche se rimangono ancora molti nodi da sciogliere per quanto riguarda la Iuc, l’Imposta Municipale Unica, la nuova tassa che comprende composta dall’Imu (dalla quale sono esenti tutte le abitazioni principali), la Tari, ovvero la Tassa sui rifiuti e la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili.

Sono quindi tre le tasse che si pagheranno con la Iuc, per ognuna delle quali l’Agenzia delle Entrate ha creato dei nuovi codici tributo per il pagamento attraverso modello F24. 

Tasi, Tari e Imu: cresce la pressione fiscale sugli immobili

 Non si ferma la polemica sulla Tasi, la nuova tassa sugli immobili introdotta in sostituzione dell’Imu e che avrebbe dovuto portare ad un alleggerimento della pressione fiscale sugli immobili.

Ma, stando almeno alla ricostruzione che ha fatto la CGIA di Mestre, così non sarebbe, anzi: nel 2014 gli italiani che possiedono uno o più immobili si troveranno a pagare 4 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno.

Bonus Irpef, servirà per pagare le tasse

 Il bonus Irpef è finalmente una realtà. I lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuo inferiore ai 25.000 euro dal prossimo mese (ovvero dalla busta paga che riceveranno a giugno) vedranno il loro stipendio aumentare di circa 80 euro, per un totale annuo di circa 700 euro.

Tasi, cosa stanno facendo i comuni?

 Mancano un paio di mesi alla scadenza fissata per il pagamento della prima rata della Tasi, ma le amministrazioni comunali sono ancora al lavoro sulle aliquote.

Il che fa sì che i cittadini possono solo immaginare quanto andranno a pagare, ma senza alcuna certezza. 

Tasi, per la Corte dei Conti è una nuova patrimoniale

 L’Imu è stata una delle tasse più criticate dagli italiani e, dopo tante polemiche e discussione, è stata abolita, anche se non del tutto, per essere rimpiazzata con una nuova tassa che, almeno negli intenti, sarebbe dovuta essere più equa e, soprattutto, meno cara per i proprietari di immobili.

Il lavoro del Governo ha portato così alla nascita della Tasi, una tassa sui servizi indivisibili che, alla stregua della sua progenitrice, è stata fin da subito oggetto di aspre critiche, non solo da parte dei cittadini, ma anche da parte della Corte dei Conti che, dopo averla attentamente esaminata, l’ha definita come una nuova Imu che, inoltre, potrebbe portare a conti anche ben più salati. 

Tasi, le regioni più colpite

 L’Ufficio studi della Cgia, ha fatto una simulazione ipotizzando l’applicazione dell’aliquota base all’uno per mille, secondo cui la Tasi “colpirà” soprattutto i proprietari di immobili in Lombardia, Lazio e Veneto.

Tasi, quanto inciderà sulle prime case

 Stando alle stime, dovrebbe avere un costo maggiore rispetto alla vecchia Imu ma andrà ad incidere ben poco, se non per nulla, sulle prime case: questi i primi esiti previsti della Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili comunali, che con l’Imu e Tari, andrà a formare la Iuc 2014 (Imposta unica comunale) e che dovrà essere pagata per tutti gli immobili, prime case comprese.

Non solo Chiesa, la lista degli esenti dalla Tasi

 Lo scorso anno si chiamava Imu, quest’anno si chiama Tasi e, anche se diversa nei suoi principi e nelle modalità di applicazione, sempre di una tassa sugli immobili si tratta. E, come per tutte le tasse e i tributi, c’è chi dovrà pagarla e chi, invece, è esente.

Su questo ultimo aspetto della Tasi ha fatto molto discutere l’esenzione degli immobili della Chiesa non destinati ad attività commerciali, ma non è solo il Vaticano a poter beneficiare dell’esenzione.