Telefònica tratta la vendita di O2 a British Telecom

La compagnia iberica Telefònica è intrattativa con British Telecom per la cessione dell’operatore di telefonia mobile O2, locato proprio in Gran Bretagna. In cambio, Telefònica chiede di partecipare al 20% in British Telecom.

Il 2013 di Telefonica: bilancio positivo e mosse per conquistare il mobile

 Telefonica ha archiviato il 2013 in positivo. Ricavi consolidati per 57 miliardi (con un -8,5% per via dell’effetto cambi), di cui più della metà provenienti dall’America Latina. Qui, sono crsciuti del 9,6% a 29,2 miliardi in confronto al -8,6% dell’Europa con 26,8 miliardi di entrate. Stabile l’Ebitda a 19,07 miliardi e margine in leggera flessione al 33,4%.

Tim Brasil: per Telefonica difficile lo ‘spezzatino’

 Ci ha messo un pò il socio spagnolo Telefonica ad ammettere che lo ‘spezzatino’ di Tim Brasil sarà difficile. Esso, infatti, non è ancora pronto. Telefonica si dichiara fiera sostenitrice del consolidamento del mercato, che può essere una situazione win-win sia per gli operatori che per i consumatori.

Telecom protagonista in Borsa per le voci sulla cessione di Tim Brasil

 Telecom protagonista in Borsa per effetto delle voci che Tlc potrebbe cedere Tim Brasil entro la fine di gennaio dopo l’accelerazione di Telefonica sul dossier. La stampa ha riportato queste voci che rilanciate hanno influenzato Piazza Affari. La società oggi ha però smentito queste voci affermando di non avere ricevuto offerte per Tim Brasil considerata asset strategico.
Il risultato intanto è che Telecom ha ottenuto un rialzo in Borsa del 5% con scambi attivi nonostante una sessione di ponte semi festivo. Il titolo è quindi in netto rialzo per queste indiscrezioni e le affermazioni di Telecom non influenzato l’andamento a Piazza Affari. Gli scambi a metà giornata sono di 173 milioni di azioni, superiori alla media di 97,8 azioni scambiate nell’ultimo mese. A spingere il titolo anche le indiscrezioni di una trattativa per la cessione di Tim Brasil in fase avanzata e prossima alla chiusura nelle settimane successive.
Dal Brasile ci dovrebbe essere l’approvazione dell’operazione che consiste nella costituzione di un veicolo locale e nello spacchettamento degli asset ai concorrenti principali come Claro, controllata da America Movil di Carlos Slim, Oi Telemar e Vivo di telefonica. Il prezzo dell’operazione dovrebbe superare i 7 miliardi previsti e arrivare almeno a 9 miliardi.
Gli analisti di Centrosim considerano la cessione di Tim Brasil probabile nonostante le affermazioni dell’amministratore delegato di Telecom Patuano che la considera come strategica. La cessione permetterebbe di superare i vincoli dell’Antitrust del Brasile per l’accordo tra Telco e Telefonica. Nei prossimi giorni se ne saprà di più e si vedrà se le previsioni saranno confermate e la cessione di Tim Brasil sarà al centro degli interessi

Telecom verso la strada della golden share

 Il caso Telecom, che rischia di passare in mano agli spagnoli per far fronte alla sua attuale situazione finanziaria, approda nelle mani del Governo. Da giorni infatti si ripete che al di là della sua italianità di origine, troppi interessi nazionali e strategici sono legati all’azienda un tempo completamente italiana.

Telefonica svaluta la quota di Telecom

Si riduce il valore delle sinergie Telecom, per effetto di una svalutazione operata da Telefonica. Ora Telecom vale 542 milioni , che al netto delle tasse diventano 379 milioni. Per la cronaca, Telefonica possiede una partecipazione del 46,2% in Telco, la holding che controlla Telecom Italia.
Nel 2011 i milioni di svalutazione erano 505. Quest’anno, nel trimestre gennaio – marzo eranoo 337.
I risultati comunicati dalla compagnia spagnola, dunque, non sono confortanti. Da gennaio a settembre Telecom è in calo.
Telefonica chiude il terzo trimestre del 2012 con un utile netto di 1,38 miliardi, recuperando i 429 milioni di euro spesi nel 2011 per ristrutturare l’intera azienda.  In Telefonica si pensava fosse positivo per 1,4 miliardi.
C’è da dire, dunque, che nel periodo che va da gennaio a settembre l’utile netto è stato pari a 3,455 miliardi, al punto da far registrare un rialzo del 26,4% sui primi nove mesi dello scorso anno.
Leggera flessione: Dai ricavi di quest’anno da parte di Telefonica, dunque, si evince una  flessione minima: si tratta dello 0,3% a 46,5 miliardi nel periodo gennaio-settembre e dell’1,6% nel trimestre.
Occorre evidenziare anche un altro aspetto. Quest’anno è accaduto per la prima volta che il fatturato realizzato in America Latina supera quello in Europa. Un segnale da tenere sicuramente in considerazione per il futuro e per ottimizzare i bilanci.