Italia e Russia trattano: nuovi accordi tra Renzi e Putin

E’ tempo di affari tra Russia e Italia. Nati sotto la stella dell’unità, predicata dal premier Matteo Renzi in visita a San Pietroburgo. Un incontro programmato, all’interno di un forum al quale partecipa anche Vladimir Putin.

Italia e Russia firmano diversi accordi commerciali

 Produttiva visita in Italia del Presidente della Russia Vladimir Putin. Il vertice Italia-Russia di Trieste ha portato a diversi accordi. Gli accordi commerciali siglati sono 28 e poi ci sono 7 accordi governativi e un protocollo di intesa. Soddisfatto il Presidente del Consiglio Enrico Letta che ha parlato della necessità di trasformare questi accordi in fatti concreti utili alle imprese, all’aumento dei posti di lavoro e ai settori della ricerca, della cultura e della salute.

Putin: giro di vite contro l’offshore

 Putin ha parlato nella sala San Giorgio del Cremlino per la prima volta dopo la sua rielezione. Un discorso che è stato accolto con favore e calore dai deputati delle due Camere e dalle massime autorità del Paese presenti.

Putin inizia il suo discorso parlando della legge che obbligherà i funzionari di Stato – presidente compreso – a dichiarare le proprietà all’estero e la provenienza dei redditi che ne hanno permesso l’acquisto. Una legge che prevede anche dei limiti su conti bancari e titoli detenuti fuori dalla Russia.

Il presidente russo l’ha chiamata “de-offshorizzazione“, un’operazione che dovrebbe riportare mille miliardi di dollari nelle casse dello Stato, l’unico modo possibile per ridare capitali e investimenti ad un’economia i cui margini di crescita, a causa della concentrazione nel settore energetico, sono molto ristretti.

Le buone intenzioni di Putin, il cui discorso non fa che aumentare i sospetti per una sua ulteriore candidatura nel 2018, passano anche per la lotta alla corruzione – il decreto legge è pronto anche se ci sono dei seri dubbi sulla sua efficacia – per le privatizzazioni e per una maggiore indipendenza della Russia dagli altri paesi, il che dovrebbe portare il Pil del paese a un tasso di crescita tra il 5 e il 6%, lontano dal 3,5% stimato per quest’anno.