Tasi, si rischia un’altra stangata per le famiglie italiane

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 Oggi Bankitalia ha pubblicato la sua relazione annuale sulla situazione economica italiana nei mesi precedenti e i possibili sviluppi per quelli futuri. Si tratta di un documento importante in cui si dà un’immagine chiara e definita di cosa accade nell’economia del paese e in questa edizione 2014 la prima cosa che balza agli occhi è che i conti del paese fanno ancora fatica a tornare.

Nello specifico, secondo Bankitalia, nel 2015 si renderà necessaria una manovra atta al reperimento di più di 14 miliardi di euro per la riduzione del decifit e per il finanziamento del bonus Irpef. 

La relazione di Bankitalia ha però fatto notizia per un’altra serie di dati in essa contenuti, e sono quelli che riguardano la Tasi, la nuova tassa che una parte degli italiani si troverà a dover pagare nei prossimi giorni, precisamente il 16 giugno (i restanti contribuenti pagheranno ad ottobre).

► Come si calcola la Tasi – La guida

Secondo le stime, infatti, questa nuova tassa potrebbe comportare un esborso per le tasse sulla casa a carico dei cittadini più alto anche del 60% a quanto pagato lo scorso anno, riportando la tassazione ai livelli del 2012, ultimo anno di esistenza dell’Imu. Il calcolo è stato effettuato su una famiglia di 3 persone con un figlio convivente a carico minore di 26, con abitazione di proprietà (non di lusso).

► Tasi 2014, i Comuni in cui si paga il 16 giugno

L’aumento ci sarà in ogni caso, e i due scenari presi in considerazione per l’analisi dei possibili aumenti della tassazione sono due: un primo scenario in cui tutti i comuni decidono di applicare l’aliquota massima del 2,5 per mille, il che comporterebbe una maggiore del 60%, e un secondo in cui invece i comuni applicano l’aliquota minima, corrispondente all’1 per mille) l’aumento sarà del 12%.

 

 

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