Terna, aumentato l’ammontare del buyback di bond

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Terna ha scelto di incrementare l’ammontare massimo del buyback di bond lanciato lo scorso 10 luglio da 400 milioni di euro a 479,999 milioni per i titoli erogati con scadenza al febbraio 2017 validamente portati in adesione e contestualmente accettare i medesimi titoli.


Nel contempo, l’azienda ha deciso di non accettare per il riacquisto nessuno dei titoli con scadenza febbraio 2018. Le decisioni dell’azienda della rete elettrica nazionale non costituiscono alcun vincolo. Al termine della scadenza, l’ammontare nominale complessivo di titoli validamente portato in adesione è stato pari a 755,67 milioni di euro tra bond al 2017 e bond al 2018.

La data di regolamento è attesa per la giornata di domani. Barclays Bank, Citigroup Global Markets e Credit Suisse Securities (Europe) hanno agito in qualità di Dealer Managers relativamente alle offerte e Citibank, N.A., London Branch, ha agito in qualità di Tender Agent.

A Piazza Affari il titolo Terna cresce dello 0,98% a 4,306 euro. Il prossimo 28 luglio la società pubblicherà i conti del secondo trimestre. Gli analisti di Kepler Chevreux, che in una nota di oggi hanno ribadito il rating hold e il target price a 4 euro sull’azione, si aspettano un ebitda a 362 milioni di euro, pressoché invariato (-0,2% anno su anno) rispetto allo stesso periodo di un anno fa (-0,9% trimestre su trimestre).

Un dato che dovrebbe spingere l’ebitda del primo semestre a 764 milioni (+1,4% anno su anno) e che dovrebbe rappresentare il 51% delle stime di fine anno di Kepler (ebitda rettificato di 1,510 miliardi). Invece il fatturato è visto crescere del 3,5% anno su anno a 489 milioni e l’utile netto del 9,2% a 141 milioni grazie soprattutto alle tasse più basse.

Intanto l’utile del primo semestre dovrebbe attestarsi a 306 (+11,6% anno su anno). Infine, il debito netto a fine giugno dovrebbe essere salito del 6,9% trimestre su trimestre a 6,97 miliardi dopo 250 milioni di euro di investimenti nel trimestre e a seguito della gestione stagionale negativa del capitale circolante netto (-200 milioni).

 

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