Tornano i mutui a tasso zero per i giovani agricoltori

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I mutui a tasso zero sono un miraggio al giorno d’oggi e anche quando tornano protagonisti della scena economica, il loro passaggio nel settore creditizio è riservato ad alcune categorie di utenti. In questi giorni, i privilegiati sono i giovani agricoltori.

Si assiste da qualche anno ad un vero e proprio ritorno alla terra. Molti giovani, senza un lavoro stabile o completamente disoccupati, si sono reinventati nel mestiere di contadini portando spesso il loro bagaglio culturale fatto di sperimentazione scientifica e social network. Insomma siamo sempre più spesso di fronte a dei net-agricoltori ma pur sempre agricoltori.

A loro hanno pensato gli amministratori e grazie al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, è stato lanciato il progetto “Campolibero”, un piano di azioni inserito nel Decreto competitività che consente ai giovani fino a 35 anni che vogliono comprare un pezzo di terra da coltivare, un mutuo a tasso agevolato.

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Il rilancio dell’economia, quindi, parte da un settore che ha sempre caratterizzato l’economia tricolore. I giovani interessati a questa opportunità, giovani che vogliano migliorare la loro condizione di contadini o che vogliano costruirsi un piano di carriera ta i campi, possono ottenere un finanziamento della durata massima di 10 anni compreso il periodo di preammortamento.

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Gli importi che gli istituti di credito possono erogare vanno a coprire al massimo il 75% dell’investimento e, in totale non si possono finanziare progetti che superano il milione e mezzo di euro. Ci sono anche ragazzi che scelgono di non comprare un campo ma di affittarlo. In questo caso è prevista una detrazione d’imposta del 19% sul canone pagato.

Sempre con riferimento ai giovani agricoltori, è stato sbloccato anche il fondo per finanziare il progetto “Terre vive”, varato dal governo Monti nel 2012. Questo progetto prevede la messa in vendita o in affitto di 5.500 ettari di terreni agricoli attualmente di proprietà dello Stato. I giovani fino a 40 anni hanno il diritto di prelazione su questi possedimenti.

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