Mutui a tasso zero per famiglie a basso reddito

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 Il 2013 si è aperto, almeno per il settore dei mutui e dei prestiti, con una rincorsa verso le migliori opportunità del mercato creditizio. Per il morale dei comuni cittadini che aspirano a trovare il miglior mutuo del momento, non è opportuna la notizia dell’esistenza di mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati.

Eppure qualche offerta c’è, per esempio il consolidamento è un’opportunità di mutuo spesso non tenuta in considerazione dai mutuatari tradizionali. Sicuramente se a chiedere un prestito è una famiglia a basso reddito, più che un consolidamento, sarebbe necessario un mutuo a tasso zero.

Anche questa possibilità esiste ma bisogna fare molta attenzione ai bandi pubblicati sul territorio dai vari enti, quali possono essere le Regioni. Queste, insieme a comuni e province, hanno la possibilità, in base all’articolo 2 del decreto anticrisi (legge del 28 gennaio 2009), di pubblicare bandi per l’assegnazione di finanziamenti a tasso zero.

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I richiedenti devono prima di tutto fare uno screening dei requisiti da rispettare per accedere al finanziamento. In genere i mutui a tasso zero, per cui non sono previsti nemmeno costi di apertura e chiusura della pratica, sono pensati per coppie giovani, anziani e famiglie a basso reddito che vogliono ristrutturare la prima cosa o comprare l’immobile di famiglia.

 

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