Ubi Banca, primo trimestre positivo

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Si chiude positivamente il primo trimestre di Ubi Banca, la quale fa registrare un utile netto pari a 75,9 milioni di euro.

L’aumento è dunque del 30,6% in confronto ai 58,1 milioni del primo trimestre del 2014, in virtù del buon andamento dei proventi di gestione, nello specifico delle commissioni nette, alla stabilità degli oneri operativi e alla diminuzione del costo del credito. Le stime degli analisti si attestavano a 72 milioni di euro circa. Al netto delle poste non ricorrenti, l’utile netto del periodo si è attestato a 81,7 milioni, +38,4% rispetto ai 59 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Il risultato della gestione operativa è salito del 3,8% a 344,7 milioni di euro, i proventi operativi dell’1,5% a 866 milioni grazie alla dinamica dei ricavi core (margine d’interesse più commissioni nette) che hanno raggiunto quota 771,8 milioni di euro, oltre 17 milioni in più rispetto al primo trimestre 2014 e oltre 11 milioni in più rispetto al quarto trimestre 2014.

Nello specifico, il margine d’interesse, pari a 430,6 milioni di euro, ha mostrato una contrazione del 5,3% anno su anno, un calo dovuto al minor contributo della componente finanziaria (portafoglio titoli -23,2 milioni a seguito della scadenza, a fine 2014, di circa 5 miliardi di titoli di Stato ad elevato rendimento, interbancario +8,2 milioni).

Invece, le commissioni nette sono cresciute del 13,7% a 341,2 milioni di euro, grazie al buon andamento delle commissioni derivanti dai servizi di investimento (+21% o 33,8 milioni a 193,4 milioni), che hanno beneficiato pressoché in pari misura della favorevole evoluzione dei mercati e del collocamento di prodotti di risparmio gestito.

Il risultato della finanza è stato pari a 58 milioni di euro (62,6 nel primo trimestre 2014 e 49,2 nel quarto), un risultato da addebitare per 27,4 milioni all’attività di negoziazione, per 28,4 milioni alla cessione di asset finanziari, di cui 22,7 milioni dalla cessione di 0,8 miliardi nominali di titoli di Stato italiani; per 5,2 milioni alla valutazione delle attività finanziarie al fair value, mentre le attività di copertura sono state negative per 3 milioni.

 

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