Jan In’t Veld, economista della Commissione europea, ritiene assurda sia l’austerity che il suo mantenimento. Ha calcolato gli effetti dei tagli imposti a molti paesi dell’Ue traendone solo conclusioni negative. La Francia tra il 2011 e il 2013 avrebbe perso 4,8 punti di crescita, e altrettanti l’Italia (-4,9% del Pil). A rimetterci anche la Germania con una perdita di crescita stimata al 2,61%.
Il documento Intitolato “Fiscal consolidations and spillovers in the Euro area periphery and core”, era apparso sul sito della Commissione europea. Ma dopo la pubblicazione su un giornale greco, รจ stato eliminato dal sito ufficiale e poi rimesso dicendo perรฒ che lo studio di Veld “non rappresenta la posizione ufficiale” della Commissione. L’economista, Jan In’t Veld, ha incrociato i dati macroeconomici nazionali, e gli effetti su altri paesi e sull’ eurozona.
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La Francia รจ tra i primi paesi che hanno cercato di mitigare le restrizioni sui conti pubblici imposte dallโUe. Hollande ha fatto enormi sforzi per tagliare la spesa pubblica ma ha comunque chiesto e ottenuto una proroga di due anni sullโ obiettivo del 3% tra deficit e Pil.
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Jan In’t Veld ha fatto un bilancio molto critico del rigore economico imposto negli ultimi tre anni agli Stati. Veld ha analizzato le conseguenze dei tagli sull’occupazione. Secondo i suoi studi la Francia avrebbe avuto 3 punti in meno di disoccupazione (7,8%) se avesse rinunciato all’austerity. Se non รจ riuscito a scardinare delle convinzioni, sicuramente qualche dubbio lo ha, perรฒ, introdotto.