Usa: disoccupazione sotto il 6%

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Segnali di ripresa negli Usa per quanto concerne il mercato del lavoro nel mese di settembre. 248.000 nuovi posti assegnati. Il tasso di disoccupazione scende del 6%. Non accadeva dal luglio 2008.Gli analisti, i quali si attendevano 215mila nuove buste paga e un tasso di senza lavoro invariato, sono rimasti piacevolmente sorpresi. I nuovi impieghi creati rappresentano l’operazione più importante da giugno per il governo. Ad agosto, intanto, i nuovi posti erano stati 180.000, 38.000 in più delle previsioni. A luglio 243.000, con un +31.000 occupati considerevoli.

La media occupazionale dell’ultimo trimestre è stata elevata. Gli Usa tornano dunque in carreggiata, risanando un mercato apparso debole a fine primavera. Durante i primi sei mesi del 2014, il passo della creazione di nuovi posti era stato facendo una media mensile di circa 228.000.Questo trend positivo del mercato del lavoro rivingorisce la ripresa economica del Paese. Gli esperti si aspettano grandi cose anche nel terzo trimestre.

 Adesso, l’America è chiamata a nuove sfide. In primo luogo occorre aiutare i 9,3 milioni di disoccupati rimasti, e anche i sotto-occupati.
C’è poi da riflettere sul tasso di disoccupazione allargato, il quale contempla il lavoro marginale. Questo target è calato a sua volta all’11,8% dal 12%. Si tratta del livello più basso dall’ottobre del 2008 ma nel recente passato nel corso dei periodi di espansione era scivolato ben oltre, tra l’8% e il 10 per cento. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro, nel contempo, è sceso ulteriormente al 62,7% dal 62,8%: questo è il minimo da oltre trent’anni, segno della continua fatica della crescita nel tenere il passo con la domanda di occupazione. E i salari ancora ristagnano, essendo scesi in settembre rispetto ad agosto.

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