Vademecum compravendita immobiliare: compromesso e imposte

Home > Investimenti > Mercato Immobiliare > Vademecum compravendita immobiliare: compromesso e imposte

Dopo aver verificato tutti i dati relativi all’immobile, cioè dopo aver verificato che una specifica casa appartiene alla persona con la quale si sta negoziando la vendita, allora si può passare alla stipula del contratto.

Il primo passo dopo le verifiche patrimoniali è la firma da parte di acquirente e venditore di un compromesso, cioè un preliminare di compravendita. Con la firma di questo documento il venditore e l’acquirente s’impegnano a concludere un atto definitivo di compravendita e il rogito che rappresenta l’effettivo passaggio di proprietà.

Vademecum compravendita immobiliare: i primi passi della vendita

A dimostrazione del fatto che il compromesso è un atto importante e ufficiale, la legge prescrive che sia registrato entro 20 giorni dalla firma che possono diventare 30 giorni se alla registrazione ci pensa il notaio. L’atto successivo al compromesso è il rogito che sancisce l’effettivo passaggio di proprietà dell’immobile. La registrazione del compromesso comporta il pagamento della prima imposta legata alla casa che è l’imposta di registro del valore di 200 euro cui segue il pagamento dell’imposta di bollo.

Attraverso la guida dell’Agenzia delle Entrate è possibile anche trovare indicazioni per il calcolo delle imposte, nel momento in cui è necessario pagare anticipatamente delle tasse nel momento preliminare. Tutte le imposte versate durante il compromesso sono sottratte da quelle dovuta al momento della registrazione della compravendita.

> Tasse casa, come calcolare le imposte da soli

Dopo il compromesso l’acquirente deve chiedere ad un notaio la trascrizione del contratto nei registri immobiliari. Il compratore, nel caso in cui ci siano degli imprevisti, può chiedere al giudice il risarcimento danni ma non può annullare l’atto di vendita o l’iscrizione dell’ipoteca. La quantità di tasse da pagare è legata all’individuazione giuridica del venditore che può essere un privato oppure un’impresa.

Se la vendita la fa un privato si pagherà il 9% d’imposta di registro, poi 100 euro tra imposta ipotecaria e catastale. Se la vendita la fa un’impresa, invece, la cessione è esente dall’Iva ma deve essere sottoposta al pagamento dell’imposta di registro e ipocatastale con l’aggiunta delle imposte di registro, ipotecaria e catastale che sono di 200 euro ciascuna.

Lascia un commento