Banche popolari, le trasformazioni in Spa si allontanano

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Per Fitch il consolidamento delle banche popolari, malgrado l’ok di Ubi Banca alla trasformazione in spa lo scorso 10 ottobre, è ancora lontano per via delle resistenze da parte del management senior, dei forti interessi regionali e dei diversi modelli di corporate governance tra le banche cooperative.


Quindi, per l’agenzia di rating quello di Ubi probabilmente sarà “un caso isolato” nel 2015, non si aspetta, infatti, che altre banche popolari ne seguano l’esempio già quest’anno. Per questo, “il tanto necessario consolidamento del settore probabilmente slitterà al secondo semestre del 2016 nel migliore dei casi”.

Ubi è stata la prima banca a mettersi in regola con il decreto che impone alle maggiori popolari di trasformarsi in società per azioni, ponendo fine al sistema di voto capitario. Fitch non ha dubbi: la trasformazione in spa è positiva per il settore delle popolari che nella loro attuale forma sono più vulnerabili alle interferenze interne ed esterne, in più le attuali regole di voto possono ostacolare il processo decisionale.

Ma l’attuazione della legge per accelerare la trasformazione delle banche popolari è stata frenata dal ricorso al Tar di alcuni azionisti di minoranza. Questi ricorsi sono stati respinti la scorsa settimana, ma altri due ricorsi, che contestano la legittimità costituzionale del decreto, saranno soggetti a una decisione della magistratura a febbraio 2016.

Senza contare, aggiunge Fitch, che questa trasformazione sta avvenendo a diverse velocità. Il cda della Banca popolare di Milano, ad esempio, ha approvato un piano per la trasformazione entro metà del prossimo anno. “Il profilo di credito di Bpm è stato segnato in modo significativo dalle diffuse debolezze nella governance nel passato e la trasformazione è stato uno degli elementi dell’innalzamento del viability rating nel luglio 2015”, ha ricordato l’agenzia.

Invece il Banco Popolare, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna e il Credito Valtellinese hanno indicato il quarto trimestre del 2016 come obiettivo per il passaggio a spa. Quanto alla Popolare di Vicenza ha recentemente annunciato un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro entro il secondo trimestre del 2016 in concomitanza con la trasformazione in spa e la quotazione in borsa. Mentre la Popolare di Sondrio non ha ancora rivelato i suoi piani.

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