Bonus, autoraccolta e rottamazione inclusi nello Sblocca Edilizia

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Il decreto Sblocca Italia contiene al suo interno 13 articoli che riguardano il settore immobiliare o più in generale edilizio. Si parla pertanto di uno Sblocca Edilizia e delle norme che presto regoleranno il settore. Coperture finanziarie permettendo.

Le coperture finanziarie per lo Sblocca Italia e più in particolare per lo Sblocca Edilizia non sembrano essere dietro l’angolo tanto che dalla Ragioneria di Stato è arrivato il monito a moderare l’entusiasmo. Tuttavia di nuove regole e nuove norme si parla già. Abbiamo già visto quello che succede per gli affitti e per i lavori in casa.

> Affitti e lavori in casa come li prevede lo Sblocca Edilizia

In sintesi chi compra un immobile da costruttore con l’intenzione di affittarlo e lo fa usando un canone concordato ha uno conto del 20% sull’Irpef da pagare sull’immobile. Per quello che riguarda i lavori la Scia sarà sufficiente per operare in casa senza alterazioni volumetriche dell’immobile ma non serviranno altre autorizzazioni con una notevole riduzione degli introiti per i comuni.

Tra gli altri provvedimenti dello Sblocca Italia troviamo dei nuovi bonus per chi fa lavori validi fino al primo gennaio 2015. Si parla di sconti tra il 50 e il 65 per cento della spesa fino a 60 mila euro per chi si preoccupa di fare l’adeguamento sismico della casa e sconti del 50% fino a 96 mila euro per chi installa impianti basati sulle fonti rinnovabili di energia.

Il ministero dell’Economia si riserva delle osservazioni ma la proposta già c’è: azzeramento della Tari per le comunità di cittadini che presentano progetti di riqualificazione di un’area con la pulizia della stessa e la manutenzione delle aree verdi, delle strade e delle piazze.

Sono previsti sconti anche per i privati che rottamano o permutano una casa a bassa prestazione energetica. Lo sconto sulle imposte è dovuto in misura fissa ed è di circa 600 euro. Il bonus fiscale vale anche in caso di permuta a società di recupero edilizio che s’impegnano a rivendere l’abitazione entro 5 anni dopo averla riqualificata e dopo aver migliorato del 50 per cento il consumo energetico. Chi compra le case riqualificate ha a sua volta un bonus Irpef.

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