Booking.com: gli albergatori potranno abbassare i prezzi

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Booking.com, il sito di vacanze, aveva ingaggiato nei mesi scorsi una battaglia contro Federalberghi per impedire che gli albergatori offrissero prezzi più bassi delle offerte online ai vacanzieri che avessero volontariamente rinunciato all’intermediazione. Chi ha vinto la battaglia?

Federalberghi ha ottenuto un grande vittoria. Ora li albergatori potranno fare offerta al ribasso rispetto a quelle pubblicate sul sito di ricerca online Booking.com così come previsto dal cosiddetto emendamento Booking di Tiziano Arlotti del PD. Quest’ultimo è riuscito ad avere l’approvazione quasi all’unanimità dell’emendamento al DL Concorrenza.

Gli albergatori adesso potranno vendere sui propri siti le camere ad un prezzo inferiore rispetto a quello esposto, per le stesse camere sui diti s’intermediazione. Booking.com è interessato dal provvedimento ma rientrano nella disamina anche gli altri motori ricerca che avevano ingaggiato questo braccio di ferro con Federalberghi:

Saranno nulle le clausole che obbligano gli albergatori a non praticare alla clientela finale prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa tramite intermediari terzi, anche online, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto.

L’associazione di categoria si era spostata in Aula per far valere la propria forza ed esercitare il potere della lobby degli albergatori. Così la chiamano facendo una similitudine con quel che è accaduto per l’emendamento di Scelta Civica legato ai farmaci di fascia C. Anche in questo caso a vincere sono stati i più forti.

Nelle parafarmacie non ci saranno farmaci di fascia C

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