Cresce evasione canone Rai

Home > News > Italia > Cresce evasione canone Rai

I suoi programmi di punta? Sanremo, celeberrima manifestazione canora, “Affari tuoi”, “Chi l’ha visto?”, “La domenica sportiva”. Programmi di qualità, che intrattengono gli spettatori. Eppure, quando c’è da pagare il canone molti scappano a gambe levate.

C’è chi lo fa per una questione di principio, c’è chi lo fa perché la ritiene una tassa superflua. C’è chi lo fa per altre ragioni. In ogni caso, trionfa l’evasione.

Domani 31 gennaio scade il termine per pagare il canone Rai: una delle tasse più odiate dagli italiani, al punto che il 27% la evade, mentre un milione è in mora. La ragione, probabilmente, è nei numeri: solo il 4% considera “molto buona” la qualità della televisione pubblica, un giudizio che arriva da uno spettatore esperto perché l’Italia è il primo consumatore di tv in Europa con 261 minuti al giorno, mezz’ora in più degli inglesi e quaranta minuti in più di tedeschi e francesi. L’evasione è favorita dalle difficoltà nel perseguire chi non paga e dalle modalità di riscossione. In Gran Bretagna chi evade viene denunciato – al punto che nel 2013 il 10% dei processi in Inghilterra si celebrava proprio nei confronti dei morosi -, mentre in Francia e Germania è difficile sfuggire al balzello, perché l’imposta è dovuta con la tassa di residenza. E così mentre la tv di Stato fatica a raccogliere 113,5 euro l’anno dal canone, Mediaset e Sky hanno vita più facile nel chiedere ai rispettivi abbonati (2 e 4,8 milioni) 276 e 500 euro per i servizi premium. Eppure la Rai sul fronte dello share sbaraglia la concorrenza e raccoglie comunque pubblicità, assente o quasi nella tv di Stato del resto d’Europa, per 680 milioni, il 34% del fatturato

 

Lascia un commento