Quanto si risparmia sul mutuo dopo i tagli sui tassi di interesse?

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Sorgono ottime possibilità di risparmio, a seguito della decisione da parte di Mario Draghi (l’uomo al vertice della Banca centrale europea) di effettuare tagli sui tassi di interesse in relazione ai mutui a tasso variabile.

Numerosi sono infatti gli effetti positivi delle nuove condizioni imposte dall’organo europeo, in favore di quelle famiglie che hanno sottoscritto un finanziamento che muove dai venti a trent’anni. Il Codacons ha stimato un risparmio minimo di 65 euro, afferente a chi ha stipulato un mutuo da 100.000 euro con scadenza trentennale.
Si attesta intorno ai 97 euro, invece, il risparmio sul mutuo per coloro i quali hanno stipulato un finanziamento da 150.000 euro avente scadenza venticinquennale. C’è da fare il punto della situazione e inquadrarla sotto i più disparati punti di vista per comprendere l’entità della decisione.

Parliamo, pertanto, di un risparmio variabile in base all’importo del finanziamento sottoscritto, ma anche in virtù della sua durata e del tempo rimanente. Il Codacons, ovviamente, ha tenuto conto del fatto che soltanto una minima percentuale di famiglie del nostro Paese ha acceso mutui legati direttamente al tasso della Banca centrale europea. Le altre famiglie, invece, dovranno attendere che il taglio in questione verrà adottato su quelli praticati dalle altre banche.Di certo, però, l’impatto è prettamente favorevole e la discesa sarà progressiva. Le misure provenienti da Draghi e i suoi uomini faciliteranno il cammino per ulteriori diminuzioni nel prossimo futuro. Tuttavia, le offerte attuali appaiono ormai molto vantaggiose e appetibili. Si attesta, infatti, sotto il 2% lo spread sui mutui, con il livello dei tassi fissi che si aggira sui suoi minimi storici e dunque sempre sotto il 4%.

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