Terremoto L’Aquila, tangenti attraverso un’agenzia matrimoniale

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Cosa c’entra un’agenzia matrimoniale con gli appalti per la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto. Apparentemente niente ma siamo di nuovo invischiati in uno di quei giri di soldi e tangenti all’italiana che presto passerà in secondo piano per lasciare spazio alla discussione sull’abbassamento delle tasse. 

Le tangenti del terremoto passavano da un’agenzia matrimoniale cui sono attribuite fatture anche di 12.000 euro a titolo di consulenza. L’agenzia matrimoniale che adesso è finita nell’occhio del ciclone e su cui sta indagando la questura, è quella della moglie dell’ex consigliere comunale Pierluigi Tancredi che era stato nominato da Massimo Cialente come delegato per la messa in sicurezza dei fabbricati del centro storico.

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Tancredi aveva ottenuto da una serie di ditte coinvolte nella ricostruzione, anche contratti di servizi pari a 150.000 euro. Un business occulto che per fortuna è arrivano a galla. I soldi sarebbero stati usati per ottenere gli appalti legati alla ricostruzione e al lavoro di puntellamento dei palazzi lesionati dal terremoto. Uno degli edifici che è stato ristrutturato con questo sistema è quello della Prefettura che è stato usato come simbolo del terremoto.

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Le imprese che facevano parte del giro di tangenti aquilano, fatturavano fino al 20% in più a danno delle casse pubbliche e con riferimento ad opere inesistenti e a materiale mai usato. La questione non poteva rimanere ancora sotto un cumulo di macerie ed ora perlomeno ci sono già stati degli arresti. Dietro le sbarre ci cono finiti Tancredi, già arrestato dal tribunale dell’Aquila un anno e mezzo fa per un’altra indagine sulle tangenti) e poi quattro imprenditori: Mauro Pellegrini, Giancarlo Di Persio, Andrea e Maurizio Polisini.

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