L’evasione fiscale in Italia

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 Il fenomeno dell’evasione fiscale rappresenta un problema che incide pesantemente e mina l’economia italiana: lo confermano i dati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza nel corso del 2013.

I reati fiscali scoperti sono stati 12 mila, scovati più di ottomila evasori totali, individuati 27 mila lavoratori in nero, sequestrati 4,6 miliardi di euro.

 

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Più in particolare nel 2013 per frodi e reati fiscali sono state denunciate 12.276 persone (di cui 202 arrestate) responsabili di aver utilizzato o emesso fatture false (5.776 violazioni), di non aver versato l’Iva (534 casi), di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (2.903 violazioni), di aver celato o distrutto la contabilità aziendale (1.967 casi).

I redditi emersi relativamente agli 8.315 evasori totali hanno raggiunto la cifra di 16,1 miliardi di euro.

Sul fronte internazionale, sono stati individuati ricavi non dichiarati e costi non deducibili per un ammontare di 15,1 miliardi, derivanti in massima parte da fittizi trasferimenti di sedi aziendali o residenze personali nei paradisi fiscali.

20,7 miliardi di euro sono invece i ricavi non contabilizzati ed i costi non deducibili derivanti da altre forme di evasione, tra cui l’irregolare rendicontazione dell’Iva che ha raggiunto la cifra complessiva di 4,9 miliardi di euro, ivi inclusi i 2 miliardi attribuibili a false transazioni commerciali con l’estero, le cosiddette “frodi carosello”.

L’ effettivo recupero dei tributi evasi, con adesione dei contribuenti ai verbali di constatazione, ammonta a circa 4,2 miliardi di euro, con provvedimenti già eseguiti per 1,4 miliardi, ai quali vanno aggiunti 4,6 miliardi ricavati dal sequestro di beni mobili ed immobili,valuta e conti correnti.

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