Le borse, lo sappiamo benissimo, sono legate a doppio filo l’una all’altra e se per esempio Wall Street mette in fila una serie di risultati positivi, questo comporta un traino sicuro anche per i mercati europei. Stavolta perรฒ, la borsa americana non รจ stata sufficiente a risollevare le sorti dell’Europa che ha chiuso le contrattazioni un po’ piรน contrastata.
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In Europa, quindi, i mercati che avevano chiuso nei giorni precedenti con rialzi rassicuranti, non sono riusciti a consolidare il risultato a metร settimana. Il sogno di ripartire, iniziando dalla finanza, si รจ di nuovo infranto contro il muro delle vendite e della sfiducia degli investitori.
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D’altronde, dal Vecchio Continente, non arrivano notizie rassicuranti: gli ultimi dati Eurostat sul PIL, parlano di una contrazione dello 0,6 per cento messa a segno nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Nel 2012, quindi, la crescita รจ stata di molto rallentata. Nel nostro paese, per esempio, Bankitalia รจ stata costretta a prendere coscienza del fatto che due famiglie su tre hanno un reddito insufficiente a coprire le spese di un mese.
A livello finanziario, ad ogni modo, piazza Affari va meglio delle consorelle europee, trainata dall’entusiasmo per la vendita di La7. C’รจ stato quindi un crollo del titolo TiMedia, la societร cedente, e un aumento delle quotazioni della Cairo Communication, la societร che ha acquistato la rete televisiva.