La giornata odierna sui mercati finanziari, รจ stata contraddistinta dalle decisioni sui tassi di interessa da parte della Banca Centrale Europea, il sui governatore รจ Mario Draghi.
Era il grande ย giorno della Banca centrale europea e questa volta Mario Draghi e il board dell’istituto centrale non hanno deluso le aspettative: interventismo allo stato puro. Taglio di tutto il corridoio dei tassi, con il tasso di rifinanziamento principale portato da 0,25 a 0,15, il tasso di rifinanziamento marginale da 0,75 a 0,40 e soprattutto il tasso di deposito da 0 a -0,10, rendendo cosรฌ di fatto dispendioso oltre che non remunerativo il deposito di liquiditร overnight presso i forzieri di Francoforte.
> Il taglio dei tassi Bce e il riflesso sui prestiti e finanziamenti
Inoltre, รจ stata annunciata la manovra di TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation) che prevede in una fase iniziale, che le banche potranno prendere in prestito una somma fino al 7% dei prestiti al settore privato (sempre esclusi i mutui) in essere allo scorso 30 aprile. Se la richiesta iniziale dovesse essere piรน bassa, spiega Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM), gli istituti potranno approvvigionarsi presso la Bce in due tranche (settembre e dicembre 2014) fino a un prestito totale del 7%, per una size di 400 miliardi di euro ad ogni tranche (tre in tutto dunque). Il tutto per riportare lโinflazione verso il target. La reazione dellโeurodollaro รจ stata estremamente volatile, per le prime e giustificate discese da 1,3630 ย fino a 1,35 e i clamori dietrofront fino addirittura a 1,3650. A questo punto la palla รจ rimessa ai dati sul lavoro degli Stati Uniti domani, con lโidea perรฒ che se lโeuro non รจ riuscito a deprezzarsi in maniera significativa questa volta, resta ancora piรน improbabile che possa farlo poi. Brindano invece le Borse, con nuovi massimi su Dax ed S&P500, che accentuano la distribuzione propedeutica a discese non troppo lontaniโ.