Nuove norme per il contratto di affitto con riscatto nel decreto Sblocca Italia

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 Il decreto Sblocca Italia è giunto all’esame della Camera e dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 11 novembre 2014. Di conseguenza, troveranno applicazione le norme in esso contenute, molte delle quali sono relative al rilancio del settore edile e di quello immobiliare, al fine di superare un periodo di stagnazione causato dalla crisi economica. 

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All’interno del decreto Sblocca Italia sono quindi contenute una serie di agevolazioni per i contratti di locazione, ma anche una serie di norme che vanno per la prima volta a meglio definire e a descrivere una forma di contratto ancora poco diffusa in Italia perché fino ad oggi non ben regolata. Si tratta del contratto di affitto con riscatto o rent to buy.

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Il contratto di affitto con riscatto o rent to buy è una forma contrattuale che permette ad un inquilino di avere una sorta di prelazione nell’acquisto di un immobile, l’immobile che ha preso in affitto, ad una data di scadenza fissata e ad un importo fissato. L’inquilino infatti, attraverso il canone di affitto che versa ogni mese paga una parte dell’acconto del valore della casa.

Le nuove norme dello Sblocca Italia introducono l’obbligo di registrazione delle trascrizioni immobiliari di questo tipo e dettano una serie di paletti a questa tipologia di contratto, pur lasciando ampia libertà alle parti. I proprietari potranno ad esempio richiedere il rilascio dell’appartamento immediatamente qualora non venisse pagato un ventesimo delle rate pattuite, ma gli inquilini saranno tutelati in caso di fallimento dell’impresa.

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