L’antitrust europea – come anticipato a marzo dalla Commissione Ue – ha avviatoย un’indagine sul settore del commercio elettronico al fine diย identificare possibili ostacoli, alzatiย dalle societร , al commercio online di beni e servizi piรน diffusi su internet come i prodotti elettronici, abbigliamento e scarpe e contenuti digitali.
“I cittadini Ue affrontano troppe barriere nel commercio elettronico transfrontaliero, spesso erette dalle societร stesse. Con questa indagine scopriremo quanto sono diffuse”, ha detto il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager.
“ร giunta l’ora di abbattere gli ostacoli che ancora intralciano il commercio elettronico, che รจ uno degli elementi essenziali di un autentico mercato unico digitale in Europa. L’indagine di settore agevolerร la Commissione nella comprensione e nell’abbattimento delle barriere al commercio elettronico, con vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese europee”, aveva detto Vestager annunciando l’intensione di aprire un’indagine Antitrust.
Secondo Bruxelles, infatti, gli europei sono utenti entusiastici dei servizi in linea: nel 2014 la metร circa dei consumatori Ue ha fatto acquisti online, ma solo il 15% circa di essi si รจ rivolto a un venditore con sede in un altro Stato dell’Ue. Restano quindi “rilevanti ostacoli” al commercio elettronico transfrontaliero: i geoblocchi, ad esempio, possono impedire al consumatore di accedere a determinati siti in base al luogo in cui vive o agli estremi della carta di credito che usa.
E cosรฌ se da un lato sono sempre piรน le merci e i servizi commercializzati online; dall’altro le vendite transfrontaliere nell’Ue aumentano lentamente, proprio a causa delle barriere linguistiche, delle preferenze dei consumatori e – soprattutto – delle diverse normative vigenti negli Stati membri. Bruxelles, inoltre, sospetta che certe imprese adottino misure che limitano il commercio elettronico transfrontaliero di proposito.
L’indagine avviata oggi dal commissario Vestager si concentrerebbe sul modo per migliorare l’individuazione di tali praticheย e affrontarle, in linea con l’obiettivo prioritario della Commissione di creare un mercato unico digitale connesso. Bruxelles inizierร con la consultazione delle aziende attive sul mercato, poi, entro la metร del prossimo anno preparerร un rapporto sul settore.