Il mercato interno incrementatoย dalla pubblica amministrazione si reggeย sempre piรน sulleย piccole e medie imprese, che durante lo scorso anno hanno fornito alla Pa, medianteย il ‘Mercato elettronico’ Consip, beni e servizi per 1,3 miliardi.
Sulla piattaforma, secondo quanto evidenziatoย dalla centrale acquisti nazionale, sono registrate 31.363 imprese (+70% sul 2013), nella quasi totalitร piccole e piccolissime: le grandi si fermano infatti all’1% mentre il restante 99% รจ formato per la maggior parte (77%) da micro imprese (le piccole sono il 18%, le medie il 4%).
Dai dati, indicati all’interno delย quaderno “Piccole e medie imprese tra opportunitร e sfide: Consip e altri aggregatori, nuovi canali di accesso alla domanda pubblica”, emerge anche che le Pmi sono molto attive anche sul fronte delle gare Consip: piccole e piccolissime rappresentano infatti il 41% delle aziende che partecipano alle gare e il 34% di quelle che se le aggiudicano, segnando livelli “superiori alla media europea”. Sul Mercato elettronico sono censiti circa 5 milioni di prodotti diversi, che sono acquistati da oltre 32mila amministrazioni, con una crescita del 35% rispetto al 2013.
Consip, spiega l’ad Domenico Casalino, svolgeย un “ruolo fondamentaleย di aggregatore della domanda, rappresentando un luogo di incontro privilegiato tra domanda e offerta” ed รจ “impegnata ad aumentare la competitivitร delle imprese piรน piccole nelle grandi gare d’appalto”.
Per farlo ha messo in piediย negli anni diversi contributi, come ad esempio l’indicazione di “quantitร massime di beni e servizi oggetto di gara tali da creare il minor impatto possibile sugli equilibri di mercato; durata contrattuale limitata nel tempo; ricorso alla suddivisione della fornitura in lotti separati sia per zone geografiche che per tipologia di prodotto, in modo da incoraggiare operatori piรน piccoli maggiormente specializzati su segmenti di mercato o con forte caratterizzazione territoriale; definizione di condizioni minime per laย partecipazione alle gare sempre piรน accessibili per le PMI partecipanti; incentivo alla formazione di Raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), che consentono la partecipazione anche a chi non ha, da solo, i requisiti tecnici o di fatturato richiesti; regolamentazione del subappalto”.
ย