E’ facile che in questo periodo dell’anno molti investitori vadano alla ricerca dell’affare, del trend da anticipare, dell’analisi che interpreta in modo corretto l’avvio dell’anno finanziario.
Nel 2013 la ripresa non ci sarร dal punto di vista economico, al massimo, a partire dal secondo semestre, dicono gli esperti, inizierร una fase di miglioramento degli indici. Adesso, in questo senso รจ bene scoprire che fine faranno lo spread e gli altri indici sintetici.
Il 2012 si chiuderร con due aste, quella dei Bot e dei CTZ e poi quella del BTP a 5 e 10 anni. L’anno che si sta per concludere doveva essere addirittura pessimo e si pensava che il nostro Ministero del Tesoro non fosse in grado di coprire con le aste i debiti accumulati e rifinanziare il debito in scadenza.
Si pensi soltanto al fatto che nell’ultima asta del 2011, furono piazzati 2,5 miliardi di BTp a tre anni ad un rendimento record del 7,89 per cento. Oggi che il debito italiano รจ salito fino a 2 mila miliardi di euro e ย ci sono circa 1680 miliardi di titoli italiani in circolazione, non si pensa che il governo centrale non sia in grado di rimborsare il debito.
Riguardo allo spread si pensa che dal 2013 scenderร sotto la quota dei 250 punti.