Addio al doppio stipendio anche per i non parlamentari

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 Doppio stipendio addio per tutti gli incarichi di governo. Con la circolare del 20 luglio 2013 della Ragioneria di Stato e la conversione del decreto legge del 21 maggio 2013, non è più possibile il cumulo degli stipendi.

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Fino ad ora, infatti, chi ha incarichi al Governo italiano percepisce due stipendi. Uno è quello previsto dalla legge 212 del 1952, che prevede per i ministri e i sottosegretari lo stipendio e l’indennità integrativa, l’altro è  il trattamento economico per il quale hanno optato come dipendenti pubblici, come sancito dalla legge 1261 del 1965.

Come da Circolare della Ragioneria questo divieto viene esteso anche ai componenti del governo non parlamentari. Per tutti coloro che rientrano in queste categorie, quindi, con decorrenza 22 maggio 2013 per i parlamentari, e a partire dal 20 luglio 2013 (data di entrata in vigore della legge di conversione) anche per non parlamentari.

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I membri non parlamentari dell’attuale Governo Letta  – Fabrizio Saccomanni (già direttore generale di Bankitalia), Enrico Giovannini (ex presidente dell’Istat), Flavio Zanonato (sindaco di Padova), Anna Maria Cancellieri (prefetto prima di essere ministro nel governo Monti), Graziano Delrio (ex presidente dell’Anci) e Carlo Trigilia (professore universitario) – perderanno un importo lordo pari a 9.566 euro ciascuno.

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