Gli otto punti economici nel piano del Governo Letta: le riflessioni su innovazione, privatizzazioni, renergia, giustizia

 Non è ancora sicuro di restare in carica. L’attacco di Matteo Renzi, che desidera la ‘poltrona’ del Premier e che può contare su una forte maggioranza nel Partito Democratico (partito di cui è Segretario), è l’insidia principale in questi giorni per Enrico Letta. Ma il Presidente del Consiglio continua la sua missione e porta avanti i lavori, soffermandosi principalmente sugli otto punti del piano economico.

Gli otto punti economici nel piano del Governo Letta

 In attesa di capire se ci sarà un ‘cambio della guardia’ (o un ‘cambio di schema’ come lo ha definito Matteo Renzi), Enrico Letta va avanti nel suo mandato. Otto sono i dossier economici sulla sua scrivania. Otto punti cruciali, di vitale importanza, su cui occorre intervenire prima possibile.

Il Consiglio dei Ministri approva il piano Destinazione Italia

 Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano Destinazione Italia, che era stato annunciato nei mesi scorsi come misura di incentivazione e sostegno alle imprese e alla crescita. Si tratta, come ha spiegato lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta di un intervento che si esplicherà in un decreto legge e in un disegno di legge. 

La Banca d’Italia lancia l’allarme sul debito pubblico

 Nuovo record per il debito delle amministrazioni pubbliche. Le cifre non sono veramente rassicuranti ed ammontano a 2.085,321 miliardi di euro. Un aumento rispetto ai 2.068 miliardi di settembre, un’innalzamento che infrange la soglia che si era raggiunta durante giugno dello scorso anno, mese in cui l’indebitamento italiano era arrivato alla storica cifra di 2.076 miliardi. Il Bollettino statistico di finanza pubblica, diffuso dalla Banca d’Italia, ha evidenziato questa nuova situazione.

La Tobin Tax non produce gli effetti desiderati

 Arrivano i primi dati concreti sulla Tobin Tax. Il primo versamento per la medesima imposta era previsto per lo scorso 16 ottobre ed i risultati non sembrano essere quelli che il governo delle larghe intese ed il precedente esecutivo si erano prefissati. Infatti i numeri parlano di un incasso che ammonta a circa 1/5 delle aspettative.

Oli Rehn chiede sforzi ulteriori per abbassare il debito pubblico

 Il debito pubblico italiano è sempre l’aspetto più preoccupante dell’economia, sia per il nostro Paese stesso sia per l’Europa. In Italia cresce il gruppo di persone che critica i parametri europei sul debito pubblico. Si organizzazno manifestazioni, si creano gruppi e si lancianmo sfide. C’è chi critica il governo perché segue eccessivamente l’Europa, chi parla di uscire dall’euro e chi vede un complotto nel sistema del debito a livello europeo. Senza scomodare la fantapolitica o le teorie della cospirazione, si nota sempre il richiamo dei leader dell’economia europea all’Italia sulle misure adottate per ridurre il debito pubblico.

Ecco le società messe in vendita nel piano di privatizzazioni

 Nel corso del Consiglio dei Ministri che si è tenuto nella giornata di oggi, il Governo ha presentato per la prima volta l’elenco completo delle società statali che nei prossimi giorni saranno oggetto del nutrito pacchetto di privatizzazioni collegate con la Legge di Stabilità.

Arriva il piano di privatizzazioni del Governo

 Nel corso del Consiglio dei Ministri che si è tenuto nella giornata di oggi ha finalmente preso forma l’atteso piano di privatizzazioni delle società pubbliche da tempo annunciato dal Governo. Il piano di privatizzazioni è infatti una parte centrale della Legge di Stabilità finanziaria per il 2014. 

Letta annuncia il piano di privatizzazioni e la riduzione del debito pubblico

 Dopo le critiche mosse alla Legge di Stabilità da parte dell’Europa, che nei giorni appena passati si è detta ancora preoccupata per la tenuta dei conti pubblici italiani, il Presidente del Consiglio Enrico Letta è intervenuto proprio oggi sul tema del debito italiano, annunciando una sua riduzione grazie al grande programma di privatizzazioni che verrà presentato da qui a breve.