Alcuni chiarimenti su bonus 1600 e 2400 euro per i lavoratori stagionali

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C’è sempre molta confusione a proposito della definizione di lavoratori stagionali, soprattutto in un periodo storico come questo in cui si parla tanto di bonus 1600 e 2400 euro. Ecco perché occorre fare chiarezza sul versante INPS, in modo che nulla sia lasciato al caso. Alcune domande che circolano sui social la dicono lunga sulla grande incertezza che c’è per tante persone sul tema.

Bonus 1600

Come associare i bonus 1600 e 2400 euro ai lavoratori stagionali

Basti pensare ad un quesito specifico sul bonus 1600 e 2400 euro per i lavoratori stagionali trovato all’interno della pagina Facebook di INPS: “Ho una domanda. Sono un lavoratore stagionale del turismo con contratto in essere iniziato il 26/05/2021 mi fu rifiutato il bonus 2400 a causa di Naspi attiva per rapporto di lavoro di tre mesi (non del turismo). La domanda del bonus 1600 che ho inviato è ancora senza esito, vi è possibilità di ricevere il sostegno considerata la data di inizio del contratto? Mentre per quanto riguarda il bonus 2400 non vi è possibilità di riesame considerando che abito in un luogo “stagionale”?“.

Domande del genere, come abbiamo riportato del resto ad inizio articolo, fanno capire che ci siano ancora tanti punti da chiarire e che, in determinati casi, la comunicazione da parte di INPS non sia stata così efficace per individuare al meglio il raggio d’azione del bonus 1600 e 2400 euro. Qui di seguito, comunque, trovate la risposta di INPS per completezza d’informazione:

Che intende per “luogo stagionale” ?Stagionale si riferisce ai contratti. Il lavoro stagionale si caratterizza per la mancanza di continuità dell’attività esercitata, ossia per l’alternarsi di periodi di attività lavorativa a periodi di non lavoro in corrispondenza di eventi intrinsecamente connaturati all’attività. L’individuazione delle attività stagionali può avvenire anche da parte dei contratti collettivi. Purtroppo dai social non possiamo valutare la sua pratica ma se ritiene di poter fare riesame la sua domanda verrà lavorata dai funzionari competenti“.

Insomma, prima di approcciare questo mondo, occorre fare molta chiarezza su alcuni concetti fondamentali, in modo tale da comprendere se il singolo utente abbia diritto o meno a ricevere il bonus 1600 o 2400 euro. Quanto al riesame delle domande, al momento i riscontri sono questi: “Ci scusiamo ma purtroppo non abbiamo ancora novità al riguardo. Ci dispiace. Non appena li avremo li condivideremo qui con voi e nel frattempo continuiamo a girare le vostre segnalazioni alla direzione centrale competente”. Staremo a vedere quando la situazione si sbloccherà per tutti coloro che sono ancora in attesa.

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