Alitalia, la maggior difficoltà ora sono i sindacati

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 La trattativa su Alitalia tra azienda e sindacati sul contratto collettivo nazionale e sulla riduzione del costo del lavoro non si sblocca ed è quindi  attesa la nuova convocazione.

“Le sigle che hanno firmato l’accordo rappresentano la maggioranza dei lavoratori”. Se la Cgil dice no “l’accordo resta valido e si va avanti”. Il commento del ministro delle infrastrutture, Lupi, a Radio Anch’io, sull’accordo tra Alitalia e Etihad che, dice, è un “progetto credibile”. “E’ evidente – ha affermato Lupi – che per qualsiasi progetto servono sacrifici. O si sceglie il baratro o lo sviluppo. Ci sono gli ammortizzatori sociali, a questo punto c’è l’accordo quadro aziendale. Non si possono mettere i paletti per farlo fallire”.

Alitalia, si va avanti anche senza l’accordo della Cgil

“Noi siamo assolutamente consapevoli dei rischi che corre Alitalia”. Ma “applichiamo il diritto e la legge italiana o araba? Dobbiamo decidere in che paese vogliamo stare”. In questo modo Nino Cortorillo della Filt-Cgil che a Radio Anch’io ha rammentato: “noi abbiamo chiesto di avviare un percorso che tenesse ancora i lavoratori legati all’impresa con la cassa integrazione anche in ragione del fatto che Etihad ha detto che vuole ricostruirla”.

Le trattative tra Alitalia e sindacati sono di pertinenza dell’azienda italiana. Lo ha ribadito il ceo di Etihad, James Hogan, in risposta a una domanda se un accordo con i sindacati parziale possa essere di impedimento alle trattative tra le due compagnie. “Le trattative – ha detto Hogan – sono nelle mani del management” dell’Alitalia che in ogni caso “ha un buon rapporto con i sindacati”.

 

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