Cosa cambia con l’aumento dell’IVA nel nostro Paese

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 La legge di Stabilità 2013 ha determinato l’aumento dell’IVA dal 21 al 22 per cento e questo incremento scatterà a partire da luglio. Ci si chiede allora come la variazione possa influenzare le abitudini e le spese sostenute dalla famiglie, l’attività delle imprese o la vita dei professionisti.

► I software per le dichiarazioni IVA

Il primo luglio 2013 scatta l’aumento dell’aliquota IVA ma ci sono delle precisazioni da fare. L’esempio classico, riportato da molte riviste di fisco, è quello della cessione degli immobili. Qualora la spedizione sia stata fatturata e spedita prima dell’aumento dell’IVA, anche se consegna è seguente al primo luglio, non si applica la maggiorazione. Un discorso analogo può essere fatto per i beni mobili.

► Dichiarazioni annuali IVA 2013

Nel caso in cui, invece ci sono due momenti di pagamento, per esempio il versamento dell’acconto e poi il saldo dell’acquisto, allora l’IVA applicata in fattura potrebbe variare subendo un aumento, così che si avrebbe un acconto al 21 per cento e un saldo con IVA al 22 per cento.

Per quanto riguarda i professionisti, invece, non c’è una variazione della base imponibile, dell’aliquota INPS o della ritenuta d’acconto che resta ferma al 20 per cento, quindi, fondamentalmente, non ci saranno grosse novità se non nelle liquidazioni periodiche.

Per quanto riguarda invece i consumatori, questi troveranno sugli scontrini un’aliquota IVA aggiornata per i beni acquistati. Tutte le modifiche riguardano l’aliquota ordinaria.

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