Banche centrali pronte all’incontro di Jackson Hole

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Il mondo finanziario sta subendoย profondamente la crisi cinese. Nel contempo,ย si prepara all’incontro diย Jackson Hole, la localitร  del Wyoming che ospita il tradizionale consesso dei banchieri centrali alla piena ripresa dell’attivitร  lavorativa dopo la pausa estiva.

L’anno scorso il protagonista indiscusso fu Mario Draghi, che si preparava a traghettare la Bce verso ilย Quantitative easing e terre mai esplorate. Quest’anno, con il Dragone in fiamme per la bolla finanziaria e il rallentamento economico, e i mercati in preda al panico con vendite che non si vedevano da anni, l’attenzione maggiore sarร  riservata alla Fed. Che perรฒ, a nemmeno tre settimane dall’atteso board che potrebbe dare indicazione sul rialzo dei tassi d’interesse Usa, non schiererร  il suo ‘capitano’ Janet Yellen. Sarร  allora il suo vice Stanley Fischer a finire sotto i riflettori.

Fino a prima dell’estate, in molti si aspettavano un rialzo dei tassi americani (che manca ormai dal 2006) per settembre. Ma l’avvitamento cinese ha complicato le cose e ora gli analisti ed esperti hanno spostato la data verso fine anno, se non addirittura al 2016. La Federal Reserve non ha piรน dato indicazioni a tal proposito e questo clima d’incertezza non ha giovato agli indici di Wall Street, che sono tutti entrati in correzione. Formalmente, il titolo del convegno che parte giovedรฌ 27 agosto riguarda le dinamiche dell’inflazione e il loro impatto sulle politiche monetarie. Tutti staranno perรฒ ad attendere un segnale sulla volontร  di Washington di muovere i tassi. “E’ una delle ultime occasioni, per la Fed, di far sapere cosa pensa”, annotaย Luke Bartholomew di Aberdeen AM, ricordando che la dinamica dei prezzi Usa รจ ben lontana dal target del 2%. Per altro, il simposio partirร  proprio nel giorno della diffusione dei dati sul Pil Usa, atteso in rialzo del 3,6%.