Le banche italiane sono solide, ma devono concedere più prestiti alle PMI

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 Le banche italiane sembrano non aver problemi. A dirlo è il Fondo Monetario Internazionale nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale pubblicato in questi giorni.► Per il FMI l’economia mondiale è in ripresa, anche se l’Europa rallenta

Il FMI plaude anche al modo in cui l’Italia ha cercato di risolvere il problema del debito delle pubbliche amministrazioni perché, come dicono gli esperti di Washington, dare credito alle piccole e medie imprese, che sono quelle che possono vantare i maggiori crediti verso le P.A., è l’unico modo per cercare di risollevare l’economia.

Il decreto è piaciuto così tanto al FMI che anche gli altri paesi europei sono stati invitati a fare altrettanto.

Ma il decreto per lo sblocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni non è sufficiente. Come detto anche ieri dal presidente della BCE Mario Draghi le piccole e medie imprese, tanto quelle italiane che quelle degli altri paesi dell’Unione, devono avere la possibilità di accedere a crediti a tassi agevolati.

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Infatti nel Rapporto del FMI viene evidenziato come i prestiti concessi dagli istituti bancari alle piccole e medie imprese siano diminuiti di circa il 5% dall’inizio della crisi e questa contrazione sta portando queste realtà, che sono alla base dell’economia, a non avere la possibilità di continuare il loro lavoro.

 

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