Bankitalia, abbassa ancora le stime di crescita in Italia

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 La Banca d’Italia taglia in modo netto le stime sul Pil del 2014, migliorando tuttavia le previsioni sul 2015. Nel 2014, stando al bollettino economico, la crescita sarà solo dello 0,2%, “con rischi al ribasso”, mentre nelle ultime stime di gennaio si indicava un +0,7%. Nel 2015, invece, il Pil dovrebbe avere un aumento dell’1,3%, in miglioramento rispetto al +1% previsto all’inizio dell’anno.

 

“L’andamento sfavorevole nella prima parte del 2014  ha comportato una riduzione delle stime”, mentre “le valutazioni per il 2015 sono più favorevoli rispecchiando principalmente l’orientamento più espansivo della politica monetaria”. “Il graduale ritorno alla crescita – secondo Bankitalia – presuppone un andamento favorevole degli scambi internazionali e un rafforzamento della domanda interna, in particolare degli investimenti, cui contribuirebbero l’affievolirsi degli effetti restrittivi dell’aggiustamento di bilancio degli anni precedenti, il diradarsi dell’incertezza, l’ulteriore attenuazione delle tensioni finanziarie”.

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La domanda interna dovrebbe avvantaggiarsi “anche dei provvedimenti di sostegno ai redditi da lavoro più bassi e dei pagamenti dei debiti commerciali della pubblica amministrazione”. “Rimangono tuttavia – conclude Bankitalia – considerevoli elementi di fragilità nelle prospettive di ripresa, anche a causa dell’incertezza sull’evoluzione delle tensioni geopolitiche in corso e sulla loro trasmissione agli scambi mondiali”.

Inoltre, scrive Bankitalia nel Bolletino di luglio: ”Vi sono segnali di miglioramento delle condizioni del credito, ma ancora marginali e incerti. I sondaggi piu’ recenti presso le imprese indicano un’attenuazione delle difficolta’ di accesso ai finanziamenti bancari; i prestiti al settore privato continuano pero’ a ridursi, risentendo anche del debole quadro congiunturale. Il costo del credito per le societa’ non finanziarie e’ in calo, ma resta superiore a quello dell’area dell’euro di circa 70 punti base”.

 

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