Barclays commenta l’esito delle elezioni e prevede i possibili scenari

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 Elezioni finite. Chi ha vinto?

In sostanza nessuno, come nessuno ha perso. Le maggiori coalizioni si sono quasi equamente spartite le preferenze degli italiani. Un risultato che, se il paese fosse stato in una situazione di stabilità economica, avrebbe anche potuto essere positivo, ma, dato che le cose non stano così, apre a dei forti dubbi sulla governabilità del paese.

La Germania si è detta molto preoccupata, la Francia sembra essere più ottimista e dall’Unione Europea fanno sapere che si aspettano che le forze politiche ora in campo sappiano lavorare di concerto per il bene del paese. Ma non è solo la politica ad interessarsi di quanto accadrà in Italia in questi prossimi mesi, ma soprattutto il mondo dell’economia e della finanza, che già da stamattina ha mostrato i primi segni di insofferenza per questa situazione di stallo.

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Le prime previsioni per il futuro economico dell’Italia post elezioni politiche le ha fatte Barclays, il colosso bancario inglese, che paventa la possibilità di uno stallo della situazione con gravi conseguenze per le riforme che sono state fatte fino ad ora che avevano, comunque, dato una nuova credibilità al Paese davanti ai mercati internazionali.

Secondo Barclays solo una grande coalizione potrebbe portare ad uno scenario diverso e evitare, così, che l’Italia debba ricorrere all’Europa per aiuto e sostegno. La banca inglese prevede tre possibili esiti di queste elezioni:

1. Formazione di una grande coalizione tra Pd, Pdl e partiti di centro

Questa è la situazione auspicabile. Solo così, infatti, ci potrà essere un governo provvisorio che possa portare a termine la riforma della legge elettorale. Infatti, dati i risultati delle elezioni, la riforma elettorale è la priorità per garantire che le prossime elezioni -secondo Barclays se questo sarà lo scenario reale post-elezione, le prossime potranno esserci tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014- possano portare alla formazione di un governo di maggioranza stabile e duraturo.

I mercati internazionali sono tutti concordi nel dire che questo è il risultato migliore che ci si può auspicare.

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2. Alleanza tra Centrosinistra e Movimento a 5 Stelle

Questo tipo di alleanza potrebbe essere una buona soluzione nel breve termine, in quanto allontanerebbe lo spettro di nuove elezioni entro l’anno, ma non gioverebbe sul medio e lungo termine. Infatti, i tre movimenti che si andrebbero ad unire, PDL, SEL e M5S, hanno delle idee troppo discordanti per far sì che le riforme intraprese per risollevare l’economia dell’Italia possano essere portate avanti con la necessaria efficienza e velocità per rendere davvero competitiva l’italia sul fronte economico internazionale.

3. Nuove elezioni subito

I mercati vedono nuove elezioni in Italia come la peggior situazione possibile, perché non ci sarebbe tempo per la riforma della legge elettorale e quindi, se si votasse entro la metà del 2013, il risultato potrebbe non essere difforme da quello attuale.

Situazione che sarebbe resa ancor peggiore dal fatto che poi la priorità del nuovo Parlamento sarebbe l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, dato che il mandato di Giorgio Napolitano scadrà il 15 maggio 2013.

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