Barclays si è ripresa dallo scandalo e aumenta l’utile

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 Lo scandalo dei tassi interbancari è stato un argomento caldo per diversi mesi. Il mondo della finanza non ne è uscito been, soprattutto i grandi manager e i vari operatori che sono stati colti in flagrante e che, nella quasi totalità dei casi, hanno perso il loro posto di lavoro oltre che la loro reputazione.

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Molte banche coinvolte in quello che è stato definito lo scandalo Libor hanno dovuto correre ai ripari e riorganizzarsi in fretta e furia per cercare di salvare il salvabile. La Barclays, una delle banche inglesi coinvolte, è riuscita nell’obiettivo e ha brillantemente chiuso il primo trimestre del 2013 in attivo.

L’utile netto della banca inglese, dopo  le gravi perdite subite alla fine del 2012, è risultato essere di 839 milioni di sterline, a fronte di una perdita netta di 598 milioni di un anno prima.

Conteggiando anche le tasse il profitto totale della banca ammonta a 1,79 miliardi di sterline contro una una perdita di 2,4 miliardi di euro di un anno fa e di 598 milioni di sterline del primo trimestre, sui quali pesano – gli analisti prevedevano una crescita maggiore del profitto – i 514 milioni di sterline che il ceo Antony Jenkins ha investito per la riorganizzazione dell’intera struttura aziendale.

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Ottimi risultati, quindi, ma lo stesso Jerkins prevede ancora un lungo periodo di lavoro durante il quale creare una nuova Barclays più forte di prima e con una nuova reputazione.

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