Quella della Bce รจ stataย ย indubbiamenteย la grande โnovitร โ della settimana scorsa e di quella che sarebbe una clamorosa apertura rispetto ad un Quantitave Easing che fino a qualche giorno era unโespressione a dir poco blasfema quando si parlava di euro e Banca Centrale Europea. La settimana scorsa a piรน riprese abbiamo descritto quelle che potevano e possono essere le armi utilizzabili dallโEurotower nellโambito di quelle misure convenzionali e non delle quali lo stesso Draghi ha parlato lo scorso giovedรฌ, rimarcandone perรฒ la dubbia efficacia laddove verosimilmente lโunica iniziativa potenzialmente lenitiva per lโEuropa avrebbe potuto essere proprio quella di Quantitative Easing, spiega Davide Marone di DailyFx. Vanno fatte almeno due considerazioni in questo senso: la prima รจ che a Francoforte contempleranno con grande attenzione un eventuale ulteriore aggiustamento del corridoio dei tassi, con un taglio che potrร riguardare il tasso di rifinanziamento principale piuttosto che quello di deposito, oltre che eventuali operazioni di fine della sterilizzazione o di LTRO, prima di procedere in ultima istanza ad una straordinaria immissione di liquiditร nel sistema. ย
>ย Bce, Draghi spinge sulla riduzione della pressione fiscale
Secondo, va fatta una distinzione tra quanto รจ stato dichiarato, e che quindi indubbiamente genera aspettative di per sรฉ auspicabilmente funzionali al miglioramento della situazione nel suo complesso, e quanto poi verrร davvero compiuto. Mario Draghi, dโaltronde, non sarebbe nuovo a sensazionalismi efficaci e basti ricordare la famosa dichiarazione del luglio del 2012 quando con un โla BCE farร qualsiasi cosa per garantire lโeuroโ, risollevรฒ la moneta unica da una spirale di sfiducia e di vera propria implosione verso la quale sembrava destinata a dirigersi.