Bonus fiscale ricerca e sviluppo – cumulo e monitoraggio

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La seconda parte dell’intervento sul decreto ministeriale 27 maggio 2015 è dedicata alle modalità di fruizione e al regime fiscale del bonus. Dopo aver parlato di modalità di fruizione, tipo di documenti e controlli delle Entrate, adesso parleremo di cumulo e monitoraggio. 

Il bonus è pensato per le aziende che assumono a tempo indeterminato il personale altamente qualificato. Ecco cosa spiega l’Agenzia delle Entrate, tramite FiscoOggi rispetto al cumulo del bonus e al monitoraggio delle attività. Insieme abbiamo già introdotto il bonus fiscale spiegando le modalità di fruizione del bonus:

Bonus fiscale ricerca e sviluppo – modalità di fruizione del credito

Abbiamo spiegato i termini relativi alla documentazione e ai controlli che l’Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare.

Bonus fiscale ricerca e sviluppo – documentazione e controlli

Adesso spieghiamo nel dettaglio, il cumulo del credito d’imposta e il monitoraggio.

Il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo è cumulabile con il credito d’imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati di cui all’articolo 24 del Dl 83/2012, previsto a favore delle imprese che, a prescindere dalla forma giuridica, dalle dimensioni, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato, hanno assunto o assumono a tempo indeterminato personale altamente qualificato da impiegare in specifiche attività di ricerca. La relazione illustrativa precisa che “tale soluzione è stata adottata al fine di risolvere possibili criticità che avrebbero potuto conseguire dalla cessazione, disposta con decorrenza dal 1° gennaio 2015 dal comma 13 del novellato art. 3 D.L. 145/2013, del credito d’imposta di cui al citato art. 24 D.L. 83/2012”. In particolare, si è inteso salvaguardare il “legittimo affidamento di quelle imprese che nel corso del 2014 avevano effettuato assunzioni nella consapevolezza di poter beneficiare dell’agevolazione anche per i costi che, in dipendenza di dette assunzioni, sarebbero stati sostenuti nel 2015”. Pertanto, “si è ritenuto opportuno ammettere i costi sostenuti dalle imprese nel 2015, in virtù di assunzioni avvenute nel 2014, oltre che al credito per attività di ricerca e sviluppo, anche al credito per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati, nei limiti delle risorse stanziale per il 2014”.

Rispetto al monitoraggio sappiamo che al ministero dell’Economia e delle finanze, infine è attribuito il compito di eseguire, con cadenza mensile, il controllo delle fruizioni del credito d’imposta, per assicurare il rispetto di quanto previsto dall’articolo 17, comma 13, legge 196/2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica) in materia di copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi.

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