Borsa italiana, appesantita dalle banche

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 Dopo una giornata molto intensa, il listino milanese termina in marginale ribasso a causa del comparto bancario negativo. Coloro che si aspettavano una reazione dei listini sono rimasti delusi. Per la prima volta negli ultimi mesi, dopo una fase di correzione così importante, non è arrivata la consueta reazione del mercato e questo denota una certa fragilità del sentiment a due giorni dal comunicato della Federal Reserve rileva Vincenzo Longo di Ig.

I cicli negli investimenti in Borsa
I dati macro stanno avendo scarso impatto. L’indice Ifo sulla fiducia degli imprenditori tedeschi ha battuto le attese e ha scongiurato probabilmente un calo marcato del Dax (-0,3%). In Usa, le vendite delle nuove abitazioni sono risultate sotto le attese a dicembre a causa di fattori stagionali (condizioni meteo). Sul fronte corporate, vola Caterpillar dopo i conti migliori delle attese e dopo la discesa marcata subìta a inizio anno. Questa sera a mercati chiusi ci proverà Apple a sorprendere gli operatori.

La Cina potrebbe rallentare e creare contagio

L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un calo dello 0,45%, a quota 19.270 punti. L’indice è riuscito a chiudere sopra i minimi di seduta. Le vendite hanno interessato soprattutto i titoli bancari, in modo particolare le banche popolari. Banco Popolare ha terminato con un calo superiore al 14%, dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro della scorsa settimana. Sembra essere partito il risiko degli aumenti di capitale, che potrebbe interessare altri gruppi bancari in vista dell’Asset Quality Review della Bce. Sarà una corsa contro il tempo e gli ultimi a procedere in tal senso potrebbero non avere le coperture necessarie. Gli effetti non si sono fatti attendere. BPM e BPER hanno terminato con cali compresi tra il 6 e l’8%.
 

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