Borse europee provano nuovo recupero

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A seguito di un’altra giornata nera, in cui i mercati europei hanno bruciato 242 miliardi di capitalizzazione, i listini del Vecchio continente sono nuovamente sull’ottovolante e ci sono saliti nella speranza di recuperare almeno in parte il terreno perduto.

Milano conferma il rialzo dei primi istanti di contrattazioni e sale del 2,25%; Francoforte aggiunge l’1,5%, Parigi l’1,65% e Londral’1,7%. La pesantezza del clima internazionale dei mercati si è invece fatta sentire sulla Borsa di Tokyo, che ha stamane ha lasciato sul terreno il 4,84% scendendo per la prima volta da ottobre 2014 sotto la soglia psicologica dei 15mila punti.

Il bilancio settimanale è fallimentare: -11%, con l’apprezzamento dello yen (acquistato dagli investitori perché bene rifugio e nonostante le politiche ultra-espansive della Banca centrale giapponese) a penalizzare le aziende esportatrici del Sol Levante.

Tra i singoli titoli di Piazza Affari si guarda ad Unipol, che ha archiviato il 2015 con utile in crescita a 579 milioni e cedola migliorata a 18 cent. Si tirano le somme sull’incremento di capitale di Saipem: la società ha raccolto poco più di 3 miliardi di euro, l’inoptato ha superato il 12% dell’offerta e il titolo scende ancora. Sospesa in asta di volatilità Mps, che presenta pesanti ribassi. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, torna a difendere il sistema bancario italiano: “Noi non siamo più l’epicentro della crisi”, dice a Radio Anch’io. “L’Italia non è nell’occhio del ciclone”.

L’euro tratta in calo sotto la soglia di 1,13 dollari (1,1275); scende anche lo yen, dopo le recenti impennate. A indebolire il dollaro sono state le aperture del presidente della Fed, Janet Yellen, a un possibile rinvio del rialzo dei tassi.

 

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