Borse, l’andamento di Milano è il peggiore degli ultimi 10 anni

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Piazza Affari rappresenta l’unica Borsa tra le 23 più importanti al mondo ad aver perso valore dalla fine del 2004, con un calo complessivo pari al 24,5% (-2,6% annuo).

E’ quanto si evince dalla ricerca ‘Indici e dati’ dell’Ufficio studi Mediobanca. Le altre sono invece salite tutte, con progressi che arrivano al +449,9% di Shanghai (+17,6% annuo). Peggio, allargando l’orizzonte temporale, si scopre che dal 1938 a oggi soltanto tre azioni quotate a Milano hanno, dividendi esclusi, battuto l’inflazione: Generali (+4,75% rispetto all’inflazione), Italcementi (+2,3%) e Caltagirone (+1%). Un andamento che in qualche modo spiega anche il continuo calo di aziende presenti sul listino principale di Piazza Affari: il 2015 dovrebbe chiudersi con un saldo negativo di due unità tra quotazioni e delisting sull’mta, considerando già anche l’Ipo di Poste, con un trend negativo che prosegue dal 2008 (il 2009 chiuse in positivo solo grazie all’assorbimento del mercato Expandi nell’Mta).

Tra le Borse europee solo Atene (-75,4% complessivo, -12,2% medio annuo) ha fatto peggio di Milano, tuttavia non fa parte del gruppo delle principali borse internazionali. Tra i mercati europei il migliore è quello svizzero (+10,7% medio annuo, +200% totale), seguito da Francoforte (+5,5% medio annuo) e Londra (+3,1%). Il bilancio di Milano migliora considerando l’andamento total return, e quindi includendo i dividendi: il rendimento medio annuo è così dell’1,5%, comunque inferiore al +2,1% fatto segnare nello stesso arco di tempo dai Bot. Le performance peggiori sono, dal punto di vista delle dimensioni societarie, quelle delle smallcap (-4,8% medio annuo) e, sul fronte dei settori di attività, quella delle banche (-3,8%). Le assicurazioni hanno limitato i danni a -0,8%, mentre l’industria ha fatto segnare +4,1%.

In base a quanto emerge dalla ricerca, la permanenza media a Piazza Affari delle società delistate nel 2015 è stata di 10,5 anni, dato che negli ultimi anni ha oscillato dal minimo registrato nel 2004 (5 anni) al massimo del 2014 (19 anni).

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