Contributi volontari 2014: aliquote e importi

 La contribuzione volontaria all’Inps è uno strumento che l’Istituto ha messo a disposizione di alcune categorie di lavoratori per l’integrazione della pensione che verrà loro erogata quando si ritireranno dal lavoro.

Contributi volontari all’Inps, la guida

 In questi ultimi anni la pensione, tanto per i dipendenti che per i lavoratori autonomi, sta diventando sempre di più un miraggio. Tra le varie riforme dei mesi passati e quelle che potrebbero arrivare nei prossimi, il risultato è che serviranno sempre più anni di lavoro e di contribuzione per raggiungere i requisiti minimi per ottenere la pensione, che, inoltre, potrebbe essere anche più bassa di quanto ci si aspettava.

Per questo motivo è importante provvedere autonomamente, per quanto possibile, ad integrare quanto verrà erogato dall’Inps. Ci sono diversi modi per farlo, uno di questi è la contribuzione volontaria. Vediamo allora di cosa si tratta e chi può aderirvi.

Pensioni, quasi metà degli italiani con meno di 1000 euro al mese

 Inps e Istat hanno pubblicato l’annuale rilevazione sulle pensioni erogate in Italia, un quadro da cui emerge, prima di tutto, che poco meno della metà dei pensionati italiani (il 42.6%, ovvero circa 7 milioni di persone) nel 2012, anno a cui si riferiscono i dati, ha percepito un reddito da pensione inferiore ai mille euro al mese.

Tutto questo proprio nel momento in cui si discute animatamente sul sistema pensionistico italiano e su una sua necessaria riforma atta a ridistribuire le risorse tra tutti coloro che, ad oggi, hanno diritto all’assegno mensile degli enti di previdenza.

Pensioni, rimane ancora aperta la possibilità di un’uscita flessibile

 In materia di pensioni, ritorna in discussione l’ipotesi di uscita flessibile e anticipata dal lavoro rispetto all’attuale soglia dei 66 anni fissata dalla legge Fornero. Dopo il silenzio tenuto dal premier Renzi in merito, sia nel suo primo discorso programmatico, sia nella presentazione del piano lavoro e casa, torna ora sull’argomento il nuovo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Stretta del Governo, sugli abusi per le pensioni invalidità

 Il governo si darà da fare “contro gli abusi, per esempio le false pensioni di invalidità: interverremo drasticamente per tagliarle; non sono previsti tagli alle pensioni per chi incamera mensilmente più di 2.500 euro, nè è in vista alcun innalzamento dell’età pensionabile”: queste sono le dichiarazioni rilasciate da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, nel suo intervento in merito alla tanto discussa materia pensionistica, anche per spezzare il silenzio tenuto a tal proposito in queste settimane dal premier Matteo Renzi.